Paralimpiadi: Fantin ‘ci ho messo il cuore, non solo le braccia’

(ANSA) – ROMA, 01 SET – “È fantastico, è una medaglia d’oro
che arriva dopo grande lavoro e grande costruzione negli anni e
soprattutto dopo due grandi staffette, entrambe d’argento”.
    Antonio Fantin oro e primatista del mondo nei 100 stile libero
S6 alle Paralimpiadi di Tokyo racconta la sua impresa sportiva.
    “Sono due emozioni diverse – ammette l’azzurro – le prime due
sono condivise con il gruppo e anche questa in un certo senso:
tocca solo uno, sul podio va solo uno ma dentro c’è il lavoro di
tutti, e portare sul podio tutte le persone che hanno lavorato
con me mi rende molto orgoglioso.
    “Vincere la mia prima medaglia a una Paralimpiade e che questa
sia d’oro – sottolinea Fantin – è qualcosa di incredibile, così
come migliorare il mio record del mondo e questa mattina siglare
anche il record paralimpico significa che il lavoro fatto è
consistente e che ci dà fiducia anche per i prossimi giorni. Il
mio obiettivo era toccare per primo, ma anche migliorare me
stesso: è quello a cui punto sempre prima di tutto in
allenamento, per poi trasferirlo anche in gara. Sono molto
soddisfatto, significa davvero molto per me. Di solito tutte le
medaglie le metto in un cassetto e non le guardo perché sono un
punto di partenza per un nuovo percorso e un nuovo cammino: non
bisogna mai sentirsi alla fine, sempre all’inizio”.
    “Sapevo che, a livello di gestione della gara, la vittoria –
assicura Fantin – avrei potuto giocarmela nel secondo 50. E non
solo per le mie caratteristiche ma anche per quelle dei miei
avversari, visto che loro di solito partono molto veloci.
    Nell’ultima vasca oltre alle braccia ci ho messo veramente il
cuore e quando ho toccato ho sperato di averlo fatto prima di
tutti. Per i 400 mi piacerebbe chiudere questo ciclo di 4-5 anni
iniziato ai Mondiali di Città del Messico con l’oro, perché è
davvero una gara a cui tengo, la gara del mio cuore e che amo e
ho amato da sempre. Spero di poter regalarmi e regalarci una
bella gara”. (ANSA).
   

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