venerdì, 15 Novembre 2024
Paul Haggis fermato a Ostuni per “violenza sessuale aggravata”
Il regista e sceneggiatore canadese Paul Haggis, premio Oscar nel 2006 con Crash, si trova ai domiciliari in un albergo di Ostuni perché “gravemente indiziato dei reati di violenza sessuale aggravata e lesioni personali aggravate” nei confronti di una trentenne inglese, dice la Procura. Haggis è arrivato in Puglia circa una settimana fa per partecipare all’Allora Fest, il Festival Internazionale di Cinema che si svolgerà dal 21 al 26 giugno nel comune pugliese, in provincia di Brindisi.
Le violenze sarebbero avvenute in un bed and breakfast del paese, tra domenica e mercoledì scorsi. La vittima, che conosceva Haggis da un po’ di tempo, l’avrebbe raggiunto dal Salento, dove si trovava con alcuni amici. I pm Antonio Negro e Livia Orlando sottolineano che, nell’arco di tre giorni, la donna avrebbe subìto “ripetuti assalti sessuali” e rapporti “non consenzienti”. Haggis l’avrebbe poi accompagnata all’aeroporto Papola Casale di Brindisi, lasciandola davanti allo scalo “all’alba, nonostante le precarie condizioni fisiche e psicologiche”. Sono stati il personale di Aeroporti di Puglia e la Polizia di Frontiera a prestarle i primi soccorsi, dopo aver notato che la trentenne era “in evidente stato confusionale”.
In questura, la donna ha raccontato l’accaduto e ha formalizzato la denuncia. In seguito è stata portata all’ospedale Perrino di Brindisi per il “protocollo rosa” dedicato alle vittime di violenza. Paul Haggis ha quindi ricevuto un decreto di fermo, che chiede l’applicazione della misura cautelare dopo l’udienza di convalida (non ancora fissata), e dell’incidente probatorio. L’interrogatorio si svolgerà nei prossimi giorni, ma nel frattempo il cineasta è stato ricevuto in questura, assistito dall’avvocato Michele Laforgia. Haggis si dichiara “totalmente innocente”.
I precedenti
In attesa di ulteriori sviluppi, è il caso di sottolineare come tali accuse non siano una novità per Paul Haggis. Nel 2018, l’addetta stampa Haleigh Breest ha accusato il regista di averla stuprata nel 2013, dopo una premiere, e una causa civile è tuttora in corso negli Stati Uniti. Haggis sostiene che il rapporto fosse consensuale, ma il suo tentativo di citare in causa la vittima per diffamazione è stato respinto dal giudice. A partire da allora, altre quattro donne si sono fatte avanti, accusando il regista di molestie e aggressioni sessuali.
Fonti: Repubblica; Il Giorno; Deadline