Pediatri, con ansia e depressione più disturbi gastrointestinali

L’incremento di ansia e depressione
tra i più piccoli contribuisce all’aumento dei disturbi
gastrointestinali, legati alla complessa interazione tra
cervello e intestino. Dai rigurgiti nei lattanti fino alla
stipsi funzionale e al colon irritabile nei bambini più grandi,
rappresentano oltre il 50% delle visite di gastroenterologia
pediatrica. Se ne è parlato a Firenze, in occasione del 79°
Congresso della Società Italiana di Pediatria (Sip). Si stima
che tali problematiche riguardino oltre il 5% della popolazione
pediatrica nei Paesi dell’area mediterranea e che un bambino su
quattro soffra di depressione e uno su cinque presenti disturbi
d’ansia. “È fondamentale comprendere l’impatto che le emozioni e
lo stress possono avere sul benessere fisico dei bambini. Il
nostro obiettivo è supportare le famiglie nella gestione serena
di questi disturbi, promuovendo un approccio di cura centrato
sulla salute psico-fisica”, spiega Annamaria Staiano, Presidente
SIP. Tra i suggerimenti dei pediatri per il benessere dell’asse
intestino-cervello nei bambini, un’alimentazione corretta a
partire dai primi mille giorni di vita. “Occorre cautela con le
tisane dolci per alleviare le coliche o i disturbi del sonno,
poiché il gusto dolce può portare a una dipendenza precoce
creando le premesse per lo sviluppo dell’obesità- dichiara Maria
Immacolata Spagnuolo, Associato di Pediatria, Università
Federico Napoli – .E’ inoltre sconsigliato sostituire il latte
con bevande alternative poiché questi cambiamenti non forniscono
soluzioni adeguate e rischiano di compromettere la crescita del
bambino”. Evitare anche le diete “di eliminazione” adottate
senza guida professionale, se protratte, possono causare
squilibri nutrizionali, compromettendo peso, statura e sviluppo
generale. “Inoltre, è fondamentale leggere le etichette degli
alimenti: molti snack, apparentemente salutari, contengono
additivi e sostanze che possono avere risvolti negativi sulla
salute del bambino”, prosegue Spagnuolo. Accanto alle cure
tradizionali, stanno emergendo approcci alternativi nella
gestione di questi disturbi. Le recenti linee guida delle
Società Italiane di Gastroenterologia Pediatrica includono, la
terapia cognitivo-comportamentale e l’ipnoterapia focalizzata
sull’intestino, entrambe volte a insegnare ai giovani pazienti
la gestione delle emozioni e della percezione del dolore. Anche
tecniche come lo yoga e il rilassamento di Benson sono oggi
considerate complementari alle terapie comportamentali
tradizionali: insegnano al bambino a rilassarsi e a gestire in
modo più sereno i sintomi dello stress.
   

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