venerdì, 29 Novembre 2024
Pietro Castellitto, ‘il mio Enea tra romanticismo e ferocia’
“Di cosa parla Enea? Attraverso il
Vietnam della Roma nord, racconta una storia più simile alla
temperatura della vita e meno grottesca del mio primo film I
predatori. Mi piaceva l’idea di un film che fosse molto
simbolico nei confronti della vita e non fosse poi troppo
retorico riguardo la morte che arriva e cancella tutto: i pranzi
in famiglia, gli amori infiniti e le amicizie”, spiega Pietro
Castellitto incontrando la stampa un albergo della capitale. E
poi – continua il regista del film che, dopo la Mostra di
Venezia, arriva in sala dall’11 gennaio in 250 copie distribuite
da Vision – ho cercato di trovare un contenitore dove mettere
tutto questo facendo un miscuglio tra romanticismo e ferocia”. Di scena in Enea una Roma stanca, viziosa e festaiola, una
città in cui appunto galleggia anche la vita di Enea (Pietro
Castellitto), ragazzo della Roma bene, legittimamente annoiato
come d’altronde il suo amico e sodale Valentino (Giorgio
Quarzo), e miscuglio perfetto di ragazzo viziato, ma pieno di
principi filosofici, capace di frequentare con estrema
disinvoltura il circolo esclusivo, rave borghesi, la sua
famiglia problematica e trafficanti di droga.
Padre psicologo infantile (Sergio Castellitto), con le sue
singolari manie legate agli specchi, e madre depressa (Chiara
Noschese) in cerca d’amore che ha una rubrica di libri in tv e
odia tutte le giornaliste belle, Enea mette bocca su tutto. Per
questo ragazzo bene non ci sono buoni e cattivi, prevale il
nichilismo, il giudizio estetico supera quello etico, c’è
comunque più Nietzsche che Marx nella sua testa. Lui e Valentino
spacciano poi cocaina ai ragazzi proprio come i protagonisti del
romanzo Iperborei, a firma sempre di Pietro Castellitto
pubblicato con Bompiani e vincitore del premio Viareggio nella
sezione Opera prima.
Ma Enea è anche capace di relazionarsi con il cameriere
filippino, di proteggere il fratello più piccolo, Brenno, come
di avere una storia d’amore quasi normale con Eva (Benedetta
Porcaroli) e questo fino al finale.
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