Pilar Fogliati, le Romantiche ispirate a Verdone

Sono pure di cuore, ossessive nei comportamenti e piene di un’ingenuità disarmante le quattro giovani ragazze che Pilar Fogliati racconta e interpreta in ROMANTICHE, il suo film di debutto alla regia scritto insieme a Giovanni Veronesi e Giovanni Nasta e in sala dal 23 febbraio con Vision Distribution. Quattro donne diverse, e allo stesso tempo simili, alla ricerca del senso della loro vita e che comunque mostrano un’inaspettata coscienza del loro disagio, condividendo la stessa affidabile psicoterapeuta, ovvero la dottoressa Valeria Panizzi (Barbora Bobulova).
    “La mia comicità è cresciuta guardando i film di Carlo Verdone – dice oggi a Roma Pilar Fogliati – ed è normale che uno provi ad imitare i propri miti. Ho sempre amato i suoi personaggi con la loro amarezza”.
    Queste le quattro protagoniste millennial di ROMANTICHE che vivono tra Roma e dintorni: intanto c’è Eugenia Praticò, aspirante sceneggiatrice che ha lasciato Palermo per inseguire il suo sogno, una donna logorroica e che sembra avere le idee chiare su uomini, sesso e posizioni. C’è poi Uvetta Budini, aristocratica che vive nel centro storico di Roma, una ragazza davvero entusiasta nel definire tutto premettendo sempre un ‘super’ e che scopre come lavorare in un forno insieme a un magrebino la faccia stare ‘super-meglio’. C’è poi la ruspante Michela Trezza che è in procinto di sposarsi con un carabiniere e che adora la vita di provincia da vivere nella sua amata Guidonia ed è alle prese con un inaspettato tradimento.
    Infine, c’è Tazia De Tiberis, pariolina con carattere da bulla a cui non sfugge niente e che vuole controllare tutto, perfino i desideri del fidanzato. Ad esempio, quanti secondi si può soffermare nel guardare il fondoschiena delle altre? E ancora: si può considerare tradimento quando il proprio ragazzo va con una prostituta? Nel cast di ROMANTICHE troviamo, infine, anche Levante (nei panni di se stessa) e Diane Fleri.
    «Queste quattro ragazze – spiega Pilar Fogliati nota anche per la serie tv ODIO IL NATALE – sognano tutte con la mente un po’ annebbiata e con dentro una sfumatura d’inquietudine, ma restano comunque tra le nuvole, volano, fantasticano”.
    Come sono state percepite nelle altre città italiane questi quattro personaggi romani? “Non cambia molto per chi vive a Modena, Pisa o Lucca perché alla fine è l’ambiente in cui si muovono che le codifica” sottolinea la regista stamani in conferenza stampa.
    Veronesi è poi davvero fiero di questo film: “Se dovessi rinascere – dice – sarei un lagotto, quei cani che vanno diritti diritti sul tartufo. Prima ho infatti scoperto Francesco Nuti, poi Leonardo Pieraccioni e ora è arrivata Pilar che trovo straordinaria. A me ha fatto subito ridere e così ho seguito il mio istinto”.
    E sembra che in quanto a personaggi firmati da Pilar Fogliati non finisca qui. “In realtà – rivela Veronesi – c’era un quinto personaggio femminile che non abbiamo voluto mettere, una ragazza spagnola che vive in Italia, un personaggio così straordinario da meritare un discorso a parte.” 
   

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