Possibile svolta nel caso Polanski: una testimonianza segreta sta per venire a galla

Possibile svolta nel caso Polanski: una testimonianza segreta sta per venire a galla

Potrebbe esserci presto una svolta nel caso Roman Polanski, il regista sfuggito alla giustizia americana nel 1978 in seguito a un caso di violenza sessuale su minore. La Corte d’Appello della California ha ordinato alla Corte Superiore di Los Angeles di dissigillare una testimonianza tenuta segreta che potrebbe rivelare dettagli fondamentali per il caso.

L’antefatto

Ma, prima, un po’ di storia. Nel 1977, Roman Polanski accettò un patteggiamento proposto dall’avvocato della sua vittima, l’allora tredicenne Samantha Gailey: cinque dei sei capi di imputazione a suo carico sarebbero stati accantonati. In cambio, il regista si sarebbe dichiarato colpevole di “rapporto sessuale illegale con una minore”, e così fece. Gli fu ordinato di passare novanta giorni in un carcere californiano per prestarsi a una valutazione psichiatrica. Polanski uscì dopo 42 giorni, e, sempre secondo l’accordo, non avrebbe dovuto più scontare nessun giorno di carcere.

Tuttavia, in seguito, venne a sapere che il giudice Laurence J. Rittenband aveva detto ad alcuni amici di aver cambiato idea, e di essere intenzionato a condannare Polanski a 50 anni di carcere. L’avvocato di Gailey confermò che il giudice aveva cambiato idea, dopo averlo incontrato nel suo ufficio. Così, Polanski decise di darsela a gambe e, il 31 gennaio 1978, prese un volo per Londra per non tornare mai più negli Stati Uniti. Da allora sono stati fatti vari tentativi per estradare il regista e ricondurlo in USA, ma finora Polanski se l’è sempre cavata.

La svolta

Questa testimonianza segreta dell’ex pubblico ministero Roger Gunson potrebbe confermare la violazione della legge e della prassi da parte del giudice Rittenband, e avrebbe dunque un grande valore per Roman Polanski, che vedrebbe confermata la sua versione dei fatti. A richiedere che venisse dissigillata sono stati i giornalisti Sam Wasson e William Rempel, citando la legge dello stato e l’interesse pubblico.

Per ora è tutto, ma vi terremo aggiornati in caso di ulteriori sviluppi.

Fonte: Deadline

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