venerdì, 7 Febbraio 2025
Presidenza Cio: Coe, “atleti al centro di tutte le decisioni”
Sebastian Coe, presidente del World
Athletics, é uno dei sette candidati in corsa per la guida del
Comitato olimpico internazionale. Se fosse eletto, quali
sarebbero le tre azioni che intraprenderebbe nel primo anno?
Glielo ha chiesto Marca, che l’ha intervistato.
Innanzitutto, ha risposto il dirigente britannico, “dare ai
membri del Cio un’indicazione molto chiara del fatto che
desidero siano maggiormente coinvolti nel formare il futuro e la
direzione del movimento”. La seconda, “è che dobbiamo dare
priorità allo sport. Dobbiamo riconoscere perché i Giochi
Olimpici sono diversi da qualsiasi altro evento sul pianeta.
Dobbiamo anche riconoscere il valore degli atleti affinché
diventino sempre più nostri partner. E poi, cosa fondamentale,
la promozione e la tutela dello sport femminile. Assolutamente
non negoziabile”.
Le basi della sua candidatura, spiega Coe, “sono molto
semplici. Si tratta di assicurarci di comprendere le risorse che
abbiamo nel movimento, di proteggerle con forza e di promuovere
le opportunità di crescita. E diamo agli atleti la possibilità
di accedere ai propri dati, di accedere ai contenuti, di
utilizzare le proprie risorse e, sì, di guadagnare entrate
aggiuntive fuori dal campo”.
Traguardi in parte “già conseguiti alla World Athletics.
Posso dire che abbiamo raggiunto l’equilibrio di genere con un
consiglio di amministrazione che ora conta 13 donne e 13 uomini
e che i nostri ricavi, ad esempio, sono aumentati del 25% negli
ultimi quattro anni. Dobbiamo incoraggiare gli sponsor a
diventare partner collaborativi e assicurarci che gli atleti
siano al centro di tutte queste decisioni”, sottolinea Coe.
Sulla questione degli atleti trans, Coe afferma: “Il Cio deve
capire che dipendiamo gli uni dagli altri. Dobbiamo instaurare
una collaborazione molto più stretta tra i comitati olimpici
nazionali e le federazioni internazionali”.
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