mercoledì, 5 Febbraio 2025
Produttori e distributori Anica, il cinema è tornato in salute
(ANSA) – ROMA, 04 LUG – “Al momento abbiamo due certezze:
aver lasciato il peggio alle nostre spalle e avere ancora tanto
da lavorare tutti insieme per recuperare quello che ancora manca
al nostro mercato per allinearsi con i numeri pre-pandemia. Nel
primo semestre 2023 abbiamo visto il nostro box office
riacquistare energia. Merito innanzitutto del prodotto che è
sempre al centro della nostra industria, ma anche e soprattutto
della campagna Cinema Revolution, che ci ha consentito già nel
mese di giugno di superare le presenze dello stesso mese del
2019, un’estate record per il nostro mercato. I numeri del
prodotto nazionale, in questa estate, non sono ancora in linea
con le nostre aspettative e con gli sforzi del Mic, ma questo
non ci preoccupa perché eravamo certi che questo sarebbe stato
un lavoro più lungo”. Lo ha detto Luigi Lonigro, presente
dell’Unione Editori e Distributori dell’Anica, durante
l’inaugurazione della dodicesima edizione di Ciné, le giornate
del cinema, cominciata oggi a Riccione, alla quale ha
partecipato, tra gli altri, anche la sottosegretaria alla
Cultura Lucia Borgonzoni.
Sulla ripresa è ottimista anche il Presidente dell’Unione
Produttori dell’Anica Benedetto Habib. “I nostri film sono stati
a festival importanti come Berlino e Cannes e, in più, c’è stato
un ritorno del pubblico in sala per vedere film italiani. E sono
sicuro che anche il prossimo autunno ci darà grandi
soddisfazioni sia per partecipazioni a Festival sia soprattutto
per il pubblico in sala. Ma il contesto – ha aggiunto Habib – si
sta sempre più complicando, come del resto era previsto. È
necessario un sistema certo di supporto ed un rapporto
semplificato con la pubblica amministrazione. Il Tax Credit che
ormai interessa tutta la filiera deve arrivare velocemente nella
disponibilità delle aziende, servono certezze sulle modalità e
tempi. E poi – ha aggiunto – c’è il tema delle finestre a
protezione della sala che ha dominato la discussione degli
scorsi mesi e ora sembra essere stato pacificato con una norma
che sta penalizzando solo i film italiani. Quella oggi in vigore
– ha concluso – è una norma che non serve a nulla”. (ANSA).