Pugilato: Mangiacapre,dalla strada ai Giochi battendo il crimine

“La boxe mi ha salvato la vita,
togliendomi dalla strada e dandomi una seconda possibilità”: una
consapevolezza che la medaglia di bronzo europea, mondiale, e
olimpica a Londra 2012, Vincenzo Mangiacapre ha acquisito
affrontando a viso aperto la vita, fin da piccolo, a Marcianise,
con forte pressione da parte della criminalità organizzata.
    “Sono caduto e mi sono rialzato più forte di prima”, è la
metafora della boxe raccontata da ‘Matrix’, il soprannome
datogli da Patrizio Oliva per la sua precisione e velocità. E
Mangiacapre lo spiega nel libro “Senza Guardia- dalla strada
alle Olimpiadi con la vita in pugno”, che ha scritto insieme al
giornalista Andrea Mercurio, con prefazione del due volte
argento olimpico, e campione del mondo 2007 e 2013 Clemente
Russo.
    Un messaggio di forza e speranza accolto dal Vice Presidente
della Camera dei Deputati, l’On. Sergio Costa, promotore della
presentazione del libro svoltasi a Roma, alla quale era presente
anche la vicepresidente del Coni, Silvia Salis. “Sono un grande
appassionato del pugilato – dice Costa – e quindi dell’arte di
misurarsi con se stessi e con l’avversario. Da Comandante
Regionale della Forestale in Campania ho costituito la sezione
di pugilato proprio a Marcianise, per dare un’opportunità a chi
non ne aveva. Vincenzo l’ha colta e, come lui stesso ha scritto,
quando ha iniziato il percorso inopportuno ha avuto in cambio
uno step di fiducia. Ora, con questo esempio, lanciamo un
segnale forte dalla Camera dei Deputati”.
    Così Vincenzo, che ora diventerà responsabile del settore
giovanile delle Fiamme Azzurre, ha sfidato la criminalità per
alzare il braccio della giustizia, rendendo orgoglioso il capo
del DAP Giovanni Russo: “ho divorato il suo libro in una notte –
rivela -, come se fosse una sceneggiatura. Con lo scandire del
tempo, regolato tramite round, Vincenzo parla di una lotta
all’emancipazione, di una scelta tra la delinquenza, che
avvelena la nostra bellissima terra, e l’autorità. Ha scelto di
essere un campione”. Fino al punto, viene da aggiungere, da
mettere al collo, il 10 agosto del 2012, la medaglia di bronzo
olimpica. All’epoca il presidente della federboxe era Franco
Falcinelli, oggi presidente onorario e direttore del Centro
Federale e del Museo Nazionale di Assisi. “Vincenzo nel suo
libro ha descritto tutto ciò che il pugilato rappresenta – le
parole di Falcinelli -: redenzione, tecnica, concentrazione,
morale. Il pugilato è uno degli sport più duri che riescono ad
interiorizzare le regole. Ci ha dato una lezione importante
sulla differenza tra pugni e cazzotti, tra gesto nobile e
violenza”. Motivo per cui Mangiacapre è diventato anche ‘Ambassador’ della Fpi, attivo in progetti sociali e formativi
come “Boxando s’Impara”, incentrato sul Pugilato Educativo
Scolastico, a cura del segretario generale Fpi Alberto Tappa.
   
   

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