martedì, 4 Febbraio 2025
Pugilato: Van der Vorst, con noi anche la ‘AI’ a Olimpiadi
“Ho grande rispetto per la
federazione italiana, è molto importante nel panorama
internazionale, è una nazione che ha grandi campioni e che
organizza grandi competizioni. Sono molto felice del rapporto
con il presidente D’Ambrosi e della sua leadership, è riuscito a
portare l’Italia dalla parte giusta della boxe. Conto sul
supporto dell’Italia per mantenere il pugilato alle Olimpiadi ma
anche per sviluppare questo sport a un livello che tutti ci
aspettiamo di raggiungere”. Sono queste le parole di Boris Van
der Vorst, presidente della World Boxing, ente che dovrebbe
sovrintendere alla ‘nobile arte’ alle Olimpiadi, se il Cio darà
il via libera a partire già da Los Angeles 2028.
Van der Vorst è oggi a Roma e, analizzando la situazione
italiana, ammette come “avere una struttura come quella che c’è
in Italia, con il Coni e il Governo dà un riconoscimento a
livello olimpico; questo è fondamentale per noi”.
Poi, parlando delle polemiche che ci sono a ogni evento di
boxe sulle decisioni dei giudici, il numero uno della World
Boxing sottolinea di aver “messo in piedi un sistema che non
lascia spazio a nessun errore. Questo è molto importante per
premiare il lavoro dei pugili. La vera sfida sarà sviluppare il
nostro sport e stiamo già esplorando le moderne tecnologie per
rendere il nostro sport più giusto lavorando anche con
l’intelligenza artificiale per far sviluppare meglio la boxe”.
Infine un commento sul futuro della boxe: “abbiamo strutturato
un percorso che ci ha portato ad avere 68 federazioni nazionali
affiliate. Abbiamo grandi ambasciatori per il pugilato, tanti
nomi importanti vogliono far parte della nostra organizzazione
sposando la volontà di continuare ad avere la boxe alle
Olimpiadi”.
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