mercoledì, 5 Febbraio 2025
Rampling, ‘l’empatia ci salverà dalla fine del mondo’
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(ANSA) – ROMA, 13 GIU – Un film fin dentro la fine del mondo
questo Last Words di Jonathan Nossiter, interpretato da Nick
Nolte, Charlotte Rampling, Stellan Skarsgaard, Alba Rohrwacher,
Silvia Calderoni e, per la prima volta sullo schermo, Kalipha
Touray. Selezionato in concorso a Cannes 73, e prodotto da
Stemal Entertainment con Rai Cinema, il film, in sala dal 15
giugno e girato tra Parco Archeologico di Paestum e Bologna
sotterranea, ci porta nel 2086. Qui, all’indomani delle grandi
alluvioni, il pianeta che conosciamo non esiste più, la Terra
sta morendo, ma l’ultimo uomo rimasto scopre per fortuna il
cinema, ultima àncora a cui è affidata la memoria dell’umanità.
“In Last Words c’è una profonda comprensione dello stato del
mondo e di come lo stiamo maltrattando. Il mio personaggio –
spiega oggi a Roma Charlotte Rampling – non si sa bene da dove
venga, ma è una donna capace di sorridere e di far capire come
l’amore, l’empatia, la comprensione verso gli altri ci salvino
dalla fine del mondo, anche se sono convinta – conclude
l’attrice – che la natura ci farà fuori molto prima di quanto
immaginiamo”.
“Nel mondo del 2086, l’Europa è un deserto – sottolinea
Nossiter in perfetto italiano -. Non c’è più natura. Solo
lattine di cibo in polvere per gli ultimi sopravvissuti. Non c’è
più cultura, tranne qualche frammento di cinema sotto le macerie
di ciò che rimane di Bologna. Niente più socialità, neppure la
memoria di una stretta di mano. Un mondo proprio senza speranza?
No! Grazie alle magiche risorse dell’immaginazione umana”. E
ancora il regista: “Last Words è un film che si confronta con il
potere distruttivo delle catastrofi ecologiche senza perdere il
coraggio della tenerezza e la gioia dello stare insieme per
raccontarci delle storie”. (ANSA).