Red Bull Cerro Abajo a Genova, prima volta lontano da Sudamerica

Il conto alla rovescia di Red Bull
Cerro Abajo corre veloce, mancano infatti solo 30 giorni per
vedere i protagonisti della gara di urban downhill più
spettacolare ed estrema al mondo sfidarsi sulle strade di
Genova, Capitale Europea dello Sport per il 2024.
    L’edizione 2024 di Red Bull Cerro Abajo, non solo sarà la prima
in Italia, ma addirittura la prima di sempre lontano dal
Sudamerica, perché nel suo percorso, ormai ventennale, non aveva
mai superato i confini del continente latino-americano.
    Una scelta non casuale, perché la conformazione del capoluogo
ligure sembra perfetta per mettere alla prova i migliori rider,
che dovranno sfidarsi in una prova capace di tirare fuori il
meglio del loro talento, tra salti e acrobazie incredibili.
    Saranno 30 gli atleti in gara, provenienti da ogni parte del
mondo, e tra questi nella corsa per la vittoria ci saranno anche
6 rider italiani: Tommaso Francardo, Hannes Alber, Chris Hauser,
Stefano Introzzi, Loris Revelli, Davide Cappello e Davide
Palazzari.
    Lanciandosi fra caruggi e creuze, che congiungono le montagne al
mare conferendo a Genova il suo inconfondibile e affascinante
profilo urbanistico, i rider dovranno percorrere i 2 km del
tracciato raggiungendo velocità anche di 80 km/h, con
l’obiettivo di segnare il miglior tempo.
    Uno spettacolo imperdibile che vivrà i suoi momenti chiave
sabato 19 ottobre, quando ci saranno le prove libere, e domenica
20 ottobre quando si svolgeranno le qualifiche e poi la
finalissima.
    Quella di Genova sarà l’ultima delle classiche tre tappe del Red
Bull Cerro Abajo. Le prime due dell’edizione 2024 sono state
disputate a marzo: la prima a Valparaìso, con la vittoria del
brasiliano Lucas Borba, e la seconda a Guanajuato, in Messico,
vinta dal colombiano Juanfer Vèlez. Dunque la tappa italiana
sarà decisiva per assegnare il trofeo 2024: un motivo in più per
non mancare.
    La conferenza stampa dell’evento si terrà mercoledì 16 ottobre
alle ore 12.00, presso il Salone di Rappresentanza di Palazzo
Doria-Tursi, lo splendido edificio cinquecentesco, sede del
Comune di Genova.
    Il Red Bull Cerro Abajo impreziosisce il calendario di Genova
2024 Capitale Europea dello Sport, un palinsesto costituito da
grandi appuntamenti agonistici di carattere nazionale ed
internazionale al quale si affiancano manifestazioni ed attività
volte a promuovere a 360 gradi la cultura dello sport e dei suoi
fondamentali valori di accessibilità, integrazione, inclusione
sociale e benessere.
    Sono più di 150 gli eventi promossi dal Comune di Genova in
sinergia con Enti, Federazioni e Associazioni sportive. Uno
straordinario valore anche in termini di promozione turistica
della città, con particolare attenzione al rinnovo
dell’impiantistica e alla promozione dello Sport e dei suoi
valori come opportunità di miglioramento della qualità della
vita dei cittadini, in un’ottica di sostenibilità.
    “Non poteva esserci cornice migliore di Genova, nell’anno in cui
è Capitale Europea dello Sport, per ospitare il primo
appuntamento di Red Bull Cerro Abajo lontano dal Sud America.
    Siamo entusiasti di poter vedere i migliori rider del mondo
sfidarsi all’ombra della Lanterna.” afferma Alessandra Bianchi,
Assessore allo Sport ed al Turismo del Comune di Genova. “Le
peculiarità del nostro territorio renderanno unico l’evento, che
richiamerà in città tantissimi appassionati e resterà nella
storia sportiva della Superba. Il Red Bull Cerro Abajo
impreziosisce il già ricco palinsesto di ‘Genova 2024’,
confermando l’importanza degli eventi sportivi anche in chiave
turistica.”
Red Bull Cerro Abajo è uno degli eventi più importanti del
calendario di Genova 2024 Capitale Europea dello Sport che gode
del patrocinio di Ministero per lo Sport e i Giovani, Ministero
del Turismo, Marina Militare, Enit, Sport e Salute, Coni, Cip e
Ussi.
    Ad affiancarsi nel supporto di questo spettacolare evento, ci
saranno anche i brand partner Oakley, Prima Assicurazioni,
Deliveroo, FSA e Proxim by Prologo.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Leggi su ansa.it