Ricerca, anche l’Università ‘d’Annunzio’ protagonista al G7

L’Università “G. d’Annunzio”
Chieti-Pescara è presente al G7 con tutte le sue ricerche nel
mondo, su tematiche globali quali salute, sicurezza alimentare,
clima e malnutrizione infantile. Attività che confermano
l’impegno dell’ateneo in materia di cooperazione con i Paesi
emergenti e del Mediterraneo. Tra i progetti principali spiccano
quelli in Sudan per migliorare le cure chirurgiche infantili, in
Costarica per il rischio sismico, in Nepal per gli ambienti
estremi e in Albania e Cipro per gli scavi archeologici. Le
varie attività sono protagoniste nel sito di #insiemeperglisdg
allestito in piazza Sacro Cuore a Pescara.
    “Le attività che noi ricercatori svolgiamo nel mondo –
afferma il delegato del Rettore alla Terza missione, Enrico
Miccadei – riguardano tutti i Paesi del G7 e soprattutto quelli
in via di sviluppo. Le tematiche di salute, sicurezza
alimentare, clima, acqua e malnutrizione infantile sono progetti
di ricerca e di valorizzazione delle conoscenze in cui il nostro
ateneo si impegna da decenni”.
    Il rettore della “d’Annunzio”, Liborio Stuppia, conferma
l’impegno internazionale per quella che definisce “un’Università
aperta allo sviluppo e alla cooperazione con gli altri Paesi nel
mondo, non solo verso l’Adriatico, ma verso tutti i Paesi del
Mediterraneo, guardando verso i quelli emergenti”.
    Un importante progetto di cooperazione è quello del Sudan,
dove l’Università ha messo in campo i suoi medici migliori,
coordinati da Pierluigi Lelli Chiesa, per ottimizzare “sinergie
cliniche, formative e organizzative per le cure chirurgiche con
particolare riferimento all’infanzia negli stati di Gezira e
Kassala”. Il rettore continua sottolineando che altri progetti
importanti, in questo momento, sono quelli con il Costarica per
il rischio sismico e idrogeologico, con il Nepal per gli
ambienti estremi e con l’Albania e Cipro per gli scavi
archeologici.
    “L’Università, quindi, attraverso la sua missione di
valorizzazione delle conoscenze e delle ricerche – viene
sottolineato – cerca di portare nuovo sviluppo sociale e si pone
in prima fila per essere veicolo di pace, serenità e
prosperità”.
   

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