Rust: ecco l’intervista integrale ad Alec Baldwin sul tragico incidente

Rust: ecco l’intervista integrale ad Alec Baldwin sul tragico incidente

ABC News ha postato su YouTube l’intervista di George Stephanopoulos ad Alec Baldwin, a proposito del tragico incidente che ha tolto la vita alla direttrice della fotografia Halyna Hutchins sul set del western Rust. La potete vedere, in tre parti, di seguito. Subito dopo, alcuni highlights.

Cos’è accaduto realmente?

Alec Baldwin ha detto di non aver premuto il grilletto, cosa che era già stata rivelata nel trailer uscito nei giorni scorsi. L’attore ha spiegato che la scena richiedeva che lui armasse il cane della pistola. La pistola consegnatagli dal primo assistente alla regia Dave Halls (come confermato dallo stesso Baldwin nell’intervista) avrebbe dovuto essere scarica, e questo gli era stato comunicato proprio da Halls (usando il termine tecnico “cold gun”). Baldwin ha raccontato di aver armato il cane e, su richiesta di Halyna Hutchins, che stava disponendo la macchina da presa, di aver puntato la pistola più in basso in modo che l’azione si vedesse in camera:

Ho armato la pistola e ho detto, “Si vede? Si vede?”. E poi ho lasciato andare il percussore e la pistola ha sparato.

Baldwin ha risposto ad alcuni commenti, tra cui quello di George Clooney, secondo cui l’attore avrebbe dovuto controllare la pistola di persona prima di maneggiarla:

Anni fa mi hanno insegnato che, se avessi preso in mano una pistola e avessi estratto il caricatore o manipolato la camera, me l’avrebbero sequestrata e l’avrebbero risistemata. Quando ero giovane, un attrezzista mi disse: “Non farlo”. Mi dissero anche: “Non vogliamo che l’attore sia l’ultima linea di difesa contro una catastrofica violazione di sicurezza con la pistola”.

Baldwin ha aggiunto:

Non ho premuto il grilletto. No, no, no, no, no. Non punterei mai una pistola contro qualcuno premendo il grilletto. Mai. Mi hanno insegnato così.

Complotti?

Alec Baldwin ha anche escluso l’ipotesi fatta dall’avvocato dell’armaiola Hannah Gutierrez-Reed (non assunta da lui, questo lo ha chiarito), secondo cui la presenza di un proiettile nell’arma sarebbe riconducibile a un atto di sabotaggio. L’idea nasce dal fatto che alcuni membri della troupe avevano lasciato la produzione nelle ore precedenti l’incidente per protestare contro le condizioni di lavoro tutt’altro che ideali, in primo luogo la distanza eccessiva del loro hotel dal set. Baldwin ha detto di aver parlato con Lane Luper, primo assistente operatore, il giorno prima delle sue dimissioni, e di aver discusso con lui degli alloggi della troupe. Luper, però, non avrebbe assolutamente tirato in ballo problematiche di sicurezza.

Responsabilità e colpe

Baldwin ha ammesso che la sua carriera potrebbe essere finita dopo questo fatto. Ma ha dichiarato che non dovrebbero esserci conseguenze penali per lui:

Mi è stato detto da persone esperte, persino nell’amministrazione statale, che è altamente improbabile che io venga denunciato penalmente.

Eppure questo non basta a impedirgli di sognare costantemente quanto accaduto. Nonostante ciò, Baldwin non si sente in colpa:

No, no. So che qualcuno è responsabile di quanto è accaduto. Non posso dire chi sia, ma di certo non sono io. Onestamente, se mi fossi sentito responsabile avrei anche potuto uccidermi. E non lo dico tanto per dire.

Infine, Alec Baldwin ha anche risposto al commento fatto da Donald Trump, secondo cui l’attore avrebbe sparato volontariamente:

Ho pensato: proprio quando credi che le cose non possano diventare più surreali, ecco l’ex presidente degli Stati Uniti che se ne esce con un commento su questa situazione tragica.

Fonte: Deadline

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