Sanità: Fnopi, in Italia mancano oltre 63.000 infermieri

(ANSA) – ROMA, 14 SET – Sono oltre 63.000 gli infermieri che
mancano in Italia, con le maggiori carenze al Nord (27.000),
seguito da Sud e isole (23.500) e Centro (13.000). Eppure nel
2020 è stata l’unica laurea tra quelle sanitarie che ha visto
aumentare le domande di quasi l’8% contro una diminuzione delle
altre. A denunciarlo è la Federazione nazionale degli ordini
delle professioni infermieristiche (Fnopi).
    A livello regionale il maggior fabbisogno di infermieri si ha
in Lombardia (9368), Lazio (6992) e Campania (6299). La Fnopi
propone delle soluzioni, a breve, medio e lungo termine.
    Nell’immediato deve esserci il superamento del vincolo di
esclusività che oggi lega l’infermiere nel rapporto di lavoro
con il servizio sanitario pubblico, e la possibilità di
esercizio libero professionale nelle strutture sociosanitarie
territoriali. Poi possono essere previsti progetti delle aziende
sanitarie per supportare l’assistenza infermieristica nelle
strutture residenziali territoriali, con attività svolta al di
fuori dell’orario di servizio e remunerata a parte. Altra norma
da rivedere, secondo la Fnopi, è quella di percorsi di
incentivazione per ‘distacchi’ o ‘comandi’ dall’azienda
sanitaria ospedaliera verso le strutture sociosanitarie
territoriali, favorendo il riavvicinamento territoriale del
dipendente alla sua residenza. A medio termine, continua la
Fnopi, si dovrebbe valorizzare la professione infermieristica
nelle strutture socio sanitarie territoriali e valorizzare le
competenze economicamente e sotto l’aspetto della responsabilità
e dell’autonomia, mentre a lungo termine si dovrebbe favore il
rientro dei circa 20.000 infermieri italiani che lavorano
all’estero con incentivi contrattuali ed economici. Lo stipendio
medio di un infermiere che lavora nel pubblico, a metà carriera,
è di 1.410 euro netti al mese e si avvicinano ai 2.000 euro solo
gli infermieri più anziani e con un certo grado di
specializzazione. In Germania e Regno Unito lo stipendio medio è
di circa 2.500 euro, mentre la media europea è sui 1.900 euro.
    (ANSA).
   

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