martedì, 26 Novembre 2024
Sanremo Moda: la finale
Cala il sipario su questa edizione di Sanremo. Il Festival dei record, come molti lo hanno definito, non solo per lo share che ha sfiorato la soglia del 65%, ma anche per i suoi vincitori. Blanco (classe 2003) è il più giovane artista maschile a vincere la kermesse, mentre Mahmood diventa il sesto cantante (negli ultimi 50 anni) a vincere due volte il Festival e lo fa in brevissimo tempo (solo tre anni). Come lui solo Peppino Di Capri, vincitore nel 1973 e nel 1976.
Il maestro di cerimonie – pronto per una quarta edizione? – stupisce chiudendo il Festival in un completo nero. Addio broccato, quest’anno Amadeus sceglie completi scuri, dove la maestria sartoriale è espressa attraverso punti luce ricamati, come in una cascata, sulle spalle.
Bellissima, elegante e «leggera» perché «tempi così pesanti bisogna saper planare sulle cose dall’alto, senza avere macigni sul cuore». La co-conduttrice della finale, Sabrina Ferilli, si cambia d’abito solo una volta, passando dal nude al nero, in due creazioni di N°21 by Alessandro Dell’Acqua. I gioielli Pasquale Bruni – dalla collezione «Giardini Segreti» – completano i suoi look.
Ospite della serata, Marco Mengoni, che in un completo Versace torna «all’origine» dopo nove anni e, prima della sua esibizione, con l’aiuto di Filippo Scotti parla dell’importanza della gentilezza.
La serata si apre con il giovanissimo Matteo Romano in Emporio Armani. Fino all’ultima serata il ragazzo non tradisce la combo completo/anfibi, per un adatto alla sua età. Giusy Ferreri fa l’en plein con un abito con dettagli brillanti, tagli strategici e trasparenze, firmato Philip Plein. L’ambassador di Etro, Rkomi, indossa invece un completo total black in pelle con stivaletti borchiati.
Nero anche per Iva Zanicchi in Artemio Cabassi e per Aka7even in Stella McCartney. Il vincitore del premio della critica, Massimo Ranieri, indossa un abito Versace dal rever scintillante, mentre Noemi sceglie un abito di Alberta Ferretti composto da frammenti di specchio che brillano sotto le luci, ma non donano al suo incarnato. A completare il look un paio di sandali Aquazzurra.
Filippo Moro indossa una scintillante giacca di Philip Plein e Dargen D’Amico punta al lurex in un completo Canaku, accompagnato da occhiali Versace. La seconda classificata Elisa sfoggia un abito bianco Valentino, mentre Irama si presenta sul palco ricoperto da una maglia metallica. Tutto firmato Givenchy.
La Rappresentante di Lista si trasforma in una moderna Marie Antoinette grazie all’«ironico couture» di Moschino. Michele Bravi – in Roberto Cavalli by Fausto Puglisi – sfoggia un mantello nero a “scoprire” una maglia nude ricca di ricami floreali dorati. Emma sfiora la caduta nel suo lungo abito di pizzo Gucci (con la maestra d’orchestra Francesca Michielin in Miu miu) e i vincitori Mahmood e Blanco indossano rispettivamente Riccardo Tisci per Burberry (in gonna e cravatta) e Valentino.
Il duo di vincitori ha colpito per l’originale entrata in scena, in bicicletta. Le bici, che appaiono anche nel videoclip ufficiale, diretto da Attilio Cusani e girato ad Amsterdam, sono state appositamente realizzate da Swarovski.
Highsnob e Hu vestono Zegna e Maison Margiela, mentre il racconto delle «quattro fasi vitali» di Sangiovanni arriva al suo compimento. Il completo nero – Diesel by Glenn Martens – arricchito da strass rappresenta la trasformazione, la conquista delle ali per diventare farfalla.
Gianni Morandi guadagna l’ultimo posto del podio in Giorgio Armani, mentre Ditonellapiaga e Rettore vestono rispettivamente Philosophy by Lorenzo Serafini e Stefano De Lellis. Yuman indossa un «pigiama» firmato Federico Cina, come ironizza la Ferilli e Ana Mena chiude la sua partecipazione al Festival con il suo primo e unico abito lungo. In rosso Armani.
Achille Lauro arriva sul palco come un giovane Gatsby con un completo lilla (Alessandro Michele per Gucci) – con un fiore rosso al bavero – scalzo e con un bicchiere da cocktail in mano. Non mancano però i gioielli Bvlgari dell’iconica collezione Serpenti.
Tananai, all’ultimo posto in classifica, sceglie però un meraviglioso completo blu notte di Dior by Kim Jones, mentre Giovanni Truppi rimane fedele alla sua canottiera – rossa per la finale – e spiega: «Mi esibisco con la canotta da quando sono ragazzo, e perché cambiare adesso? Era molto importante per me non mancare di rispetto all’Ariston, abbiamo fatto fare delle canotte da un’artigiana».
Chiudono la serata Le Vibrazioni in Gaelle Paris. La chitarra rosa di Francesco Sarcina ci ricorda un po’ Machine Gun Kelly. Peccato Dolce&Gabbana non abbiano voluto partecipare a questa edizione del Festival.