Saponangelo, delicatezza e ironia in serie da De Silva

(ANSA) – ROMA, 03 AGO – Nives, l’ex moglie del protagonista, “una donna con un certo temperamento”: così Teresa Saponangelo
descrive all’ANSA il suo personaggio in Vincenzo Malinconico,
avvocato, la serie per Rai1, ancora in fase di lavorazione,
diretta da Alessandro Angelini e tratta dai romanzi di Diego De
Silva (anche cosceneggiatore, con Gualtiero Rosella, Massimo
Reale e Valerio Vestoso). Massimiliano Gallo dà volto
all”avvocato d’insuccesso’ al centro del racconto: un uomo
semi-disoccupato, semi-divorziato, semi-felice che difende
soprattutto amici e parenti in contenziosi non particolarmente
impegnativi che non sempre vince. Separato, due figli, piace
alle donne per la sua insicurezza, ma non riesce a realizzarsi
sul piano sentimentale. “Avevo letto il primo libro su Malinconico, gli altri li sto
scoprendo attraverso le sceneggiature che sono fortemente legate
alla scrittura di De Silva. Hanno quello spirito, quella
delicatezza, quella riflessione sui sentimenti. Non hanno perso
né di spessore, né di ironia, né di complessità” spiega Teresa
Saponangelo, artista tanto versatile e talentuosa quanto
rigorosa nel suo percorso, che a giugno ha vinto il suo primo
Nastro d’argento come migliore attrice protagonista per Il buco
in testa di Antonio Capuano e che vedremo alla Mostra di Venezia
nel nuovo film di Paolo Sorrentino E’ stata la mano di Dio, in
concorso.
    Come è stato vincere il Nastro d’argento con un film di un
autore unico e lontano dalle logiche mainstream come Antonio
Capuano? “Mi ha dato ancora più soddisfazione. Conosco la sua
poetica, il suo modo di fare cinema, la sua passione, la
capacità di scegliere liberamente gli attori senza suggerimenti
o cedere a pressioni di vario tipo. Conosco la sua cultura in
tutti gli ambiti. Lavorare con un regista come lui ti
arricchisce”. Insieme stanno già lavorando a un nuovo progetto: “Il soggetto è mio e la sceneggiatura è sua. Il protagonista è
un bambino intorno ai sette, otto anni. Il racconto è ispirato a
storie e testimonianze vere, e mette in luce tante tematiche
legate alle separazioni”. (ANSA).
   

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