venerdì, 14 Marzo 2025
Scamarcio, in Muori di Lei sono un gattino, un uomo mite

Non si può dire che Scamarcio non
conosca i media, anche perché ne ha fatto esperienza nel passato
non senza problemi, ultimo caso quello di Belve quando ha detto: “In famiglia uno fa il maschietto, l’altro la femminuccia. Che
dobbiamo lavare noi per terra?”. Così oggi nel presentare Muori
di Lei, il film di Stefano Sardo in cui interpreta Luca, un uomo
affatto risolto, prima dice in conferenza stampa: “Faccio un
uomo mite, un gattino che vorrebbe essere un leone, comunque un
personaggio lontano da me”, ma poi quando gli si chiede cosa
abbia provato da uomo del sud nell’interpretare questo ruolo,
glissa e poi dice ironico rivolto ai giornalisti: “Sono un
gattino, non mi fate diventare un leone”.
In sala con Medusa il 20 marzo, il film, che inizia come una
rom-comedy e poi diventa thriller, è ambientato nello strano
spazio-tempo del lockdown a Roma. Qui Luca (Riccardo Scamarcio),
insegnante di filosofia al liceo con qualche frustrazione, si
ritrova a vivere da solo perché la moglie Sara (Maria Chiara
Giannetta), medico, viene richiamata in ospedale. La sua
attenzione si concentra così sulla nuova vicina, Amanda (Mariela
Garriga), che spia continuamente dalla finestra. Tra loro ben
presto sarà passione incontrollata, ma con retroscena e
conseguenze inaspettate.
“Interpreto un uomo che vive all’ombra di un padre eroico, in questa casa regalata dal suocero, come un gattone che
vorrebbe essere un leone, un uomo comunque lontano da me. Poi
nella sua vita arriva qualcosa che l’attrae e dal romanticismo
si passa al thriller”, dice l’attore.
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