Scherma: Isola, talento va allenato nello sport e nella vita

(ANSA) – TORINO, 19 OTT – Nell’eterna diatriba tra chi
sostiene che il talento sia innato e chi è convinto che vada
coltivato, la storia di Federica Isola conferma la seconda
teoria. L’atleta 22enne, tornata da Tokyo con la medaglia di
bronzo a squadre nella spada, ha raccontato i suoi inizi a
Giulia Zonca e Massimo Caputi in Area X, spazio innovativo
dedicato alla diffusione della cultura della protezione nel
centro di Torino.
    “I primi anni volevo smettere – ha detto – Se mio padre non
mi avesse costretta ad andare avanti avrei senz’altro lasciato
la scherma”. La passione scatta più avanti, con le prime gare.
    “Sono molto competitiva e nell’under 17 ho iniziato a capire che
potevo ottenere risultati. Ma non sono mai stata la più forte
tra tutti i miei compagni”. Quello che ha fatto la differenza,
secondo l’atleta, è la costanza e la determinazione. “Posso
sopportare allenamenti anche molto lunghi, questo è il mio
talento. Ma non c’è solo un tipo di talento, ce ne sono tanti.
    Il talento va allenato, ma a volte non si manifesta così
chiaramente”. Una lezione per i giovani che si scoraggiano in
fretta. “A volte mi stupisco per i miei compagni di università
che si disperano per un esame fallito. Se c’è una cosa che lo
sport insegna, è a rialzarsi, perché c’è sempre un’altra
possibilità”. (ANSA).
   

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