‘Scompartimento n.6’ l’anti-glamour in corsa per Oscar

(ANSA) – ROMA, 22 NOV – Immaginate due protagonisti
anti-glamour, anti-Ferragnez, metteteli poi in uno
scompartimento fetido e poco luminoso di un treno e immaginate
anche che la donna è un intellettuale omosessuale che studia i
petroglifi e, l’altro, un minatore rozzo e ubriaco che appena
la vede le chiede se ‘la vende’, immaginate cosa.
    Questo il parterre di SCOMPARTIMENTO N.6 del regista finlandese
Juho Kuosmanen, in corsa per gli Oscar, già gran premio della
Giuria Festival di Cannes e in sala con Bim dal 2 dicembre.
    Adattamento del romanzo di Rosa Liksom, vincitore del premio
Finlandia 2011 pubblicato in Italia da Iperborea nel 2014, lo
scompartimento del titolo è quello di un treno della
Transiberiana diretto a Ulan Bator negli anni ’80.
    Qui si incontrano i due sconosciuti, Laura (Seidi Haarlem)
studentessa finlandese omosessuale e Ljoha (Yuriy Borisov)
minatore sovietico.
    L’impatto tra i due in questo scompartimento, che rifiuterebbe
qualsiasi selfie ed Instagram, è all’incirca così. Lui addenta
salsicce e beve vodka ed è pieno di volgarità, mentre lei pensa
solo a come trovare un’alternativa per non passare la notte in
quel vagone gestito, tra l’altro, da personale poco
gradevolmente sovietico.
    Un viaggio in treno per questi due pieno di tappe con lunghe
pause, dove Laura e Ljoha impareranno a conoscersi, a bere
insieme e, infine, anche a confidarsi. Ljoha però va detto è uno che si muove bene: sa rubare un’auto
in un attimo e portare, tra mille ostacoli, Laura in una
località proibita durante la stagione invernale dove però si
trovano i suoi amati petroglifi (incisioni rupestri scavate
nella roccia anche diecimila anni fa). (ANSA).
   

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