mercoledì, 27 Novembre 2024
Serie A: dopo 5 giornate regna sovrano l’equilibrio
Sono passate 5 giornate di Campionato ed una sensazione è palpabile negli occhi di tutti: non esiste un Padrone. Basta infatti guardare la classifica per capire che mai come quest’anno le cose sembrano essere ingarbugliate. Inter e Juventus, sotto inchiesta e bersagliate dalle critiche di tifosi ed esperti sono infatti a solo due punti dalla capolista (il tutto prima della partita dell’Atalanta che può staccare tutti, a sorpresa). E, analizzandole una per una, si scopre che tutte hanno qualcosa che funziona e qualcosa invece ancora da sistemare.
Andiamo in sacro ordine di classifica:
NAPOLI
Cosa va: i nuovi acquisti stanno facendo benissimo. Basti pensare a Kvaratskhelia, il georgiano già idolo dei partenopei e capace di far dimenticare Lorenzo Insigne.
Cosa non va: il pareggio con il Lecce dimostra che come in passato la squadra ha la tendenza a sprecare troppi punti nelle partite interne con squadre di bassa classifica.
MILAN
Cosa va: La società ha cambiato proprietà ma non filosofia: gestione dei conti ma risultati. Ed un occhio al nuovo stadio. Sul campo Leao poi ha dimostrato nel derby di essere un fuoriclasse assoluto.
Cosa non va: I pareggi con Sassuolo e Atalanta sono un campanello di allarme: gare come queste un anno si vincevano.
ROMA
Cosa va: Leader indiscussa del mercato estivo la squadra giallorossa ha tutto per puntare in alto, soprattutto dal centrocampo in su (peccato l’infortunio di Wijnaldum). E poi che lo Special One
Cosa non va: La batosta di Udine è di quelle pesanti, che potrebbe spegnere l’entusiasmo attorno alla squadra.
JUVENTUS
Cosa va: Vlahovic segna a raffica, come non mai, su azione e su punizione. Sembra l’anno buono. E poi Miretti sembra una lietissima sorpresa
Cosa non va: Il gioco latita e la grinta pure. Troppe amnesie, troppa indecisione. E Allegri è sul banco degli imputati
INTER
Cosa va: Alla fine nessuno dei big è partito. E con le piccole la squadra ha vinto, e bene con un Lautaro in gran spolvero.
Cosa non va: nei due big match (Lazio e Milan) la squadra ha perso e male, subendo troppi gol. Manca attenzione, manca personalità. E l’allenatore è sotto accusa