lunedì, 10 Febbraio 2025
Serie A: Il Napoli bloccato 1-1 dall’Udinese, sfuma la fuga in vetta
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Sfuma per la capolista l’occasione di aumentare a sei lunghezze il vantaggio sull’Inter. Con l’Udinese al Maradona la squadra di Conte non va al di là del pareggio (1-1, il secondo consecutivo dopo quello con la Roma) a conclusione di una gara difficile contro un avversaria che non si limita a difendersi ma che propone sempre gioco e punta a far male agli azzurri.
Il risultato viene deciso nel primo tempo quando la partita è caratterizzata da continui capovolgimenti di fronte con le due squadre che potrebbero entrambe passare in vantaggio da un momento all’altro.
La ripresa è invece più contraddistinta da tatticismi e da un atteggiamento meno disinvolto dei friulani che rende meno spettacolare la sfida. Il Napoli appare in flessione sul piano atletico e Conte non sembra trovare aiuto dagli elementi della panchina che qualitativamente sicuramente non sono al livello dei titolari.
Per pochi minuti nel finale Conte fa debuttare anche Okafor, che però non riesce a rendersi protagonista. Conte deve fare a meno oltre che di Olivera anche di Spinazzola che non è in buone condizioni fisiche.
Con Buongiorno ancora fermo in panchina, il tecnico leccese manda in campo Mazzocchi al fianco di Juan Jesus sulla fascia sinistra della difesa. Runjaic si affida al 4-4-2 lanciando il giovane francese Atta, chiamato anche ad aiutare Kristensen nell’ingabbiare Neres sul lato sinistro dell’attacco della capolista. Il primo tempo è scoppiettante di occasioni da gol a ripetizione sull’uno e sull’altro fronte.
Le due squadre creano almeno dieci occasioni da gol, fallite o per interventi dei portieri o per imprecisione degli attaccanti. Perché il risultato si sblocchi si deve attendere il 36′ quando McTominay salta nell’area di portiere, devia di testa un traversone dalla bandierina di Politano e porta in vantaggio la su squadra. Dopo quattro minuti, però, a seguito di una doppia ingenuità difensiva di Juan Jesus e Mazzocchi, Ekkelenkamp trova il gol del pareggio con una conclusione in diagonale dal vertice destro dell’area di rigore.
Nella ripresa persiste l’atteggiamento sfrontato dell’Udinese che soprattutto in contropiede tiene in costante apprensione la difesa del Napoli e che in fase difensiva chiude sistematicamente le linee di passaggio costringendo la squadra di Conte a rallentare inevitabilmente il ritmo di gioco. A 20′ minuti della fine della gara Conte stravolge con i cambi l’impostazione tattica della squadra e passa al 4-4-2 con l’ingresso contemporaneo in campo di Raspadori, Ngonge e Simeone al posto di Anguissa, Politano e Lukaku.
L’Udinese non riesce a rendersi pericolosa con la stessa continuità che aveva caratterizzato la prima frazione di gioco, ma i friulani si chiudono con maggior decisione in difesa e il Napoli a mano a mano che passano i minuti trova sempre maggiori difficoltà ad aggirare i bianconeri e a trovare i corridoi giusti per far male. La partita si trascina così, senza sussulti, fino alla fine. Il Napoli recrimina per l’occasione sprecata, con l’Udinese che si conferma squadra robusta e difficile da battere per tutti, capolista compresa.
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