Serie A: l’Inter scavalca l’Atalanta, ma in vetta il Napoli corre

Un gol da rapinatore d’area del difensore Darmian al Venezia fa scattare l’Inter nella rincorsa verso lo scudetto bis: l’Atalanta scivola al terzo posto e i campioni mettono pressione al Napoli capolista, che però non si scompone e risponde con una netta vittoria sul Verona. Di Lorenzo, con l’aiuto sfortunato di Montipò, e Anguissa risolvono la partita nel posticipo serale per la squadra di Antonio Conte.

    E’ un successo altrettanto importante di quello dei nerazzurri, i quali leniscono in parte la delusione di Supercoppa, mentre le tre avversarie di Riad, Atalanta, Milan e Juventus, segnano il passo con un insoddisfacente pareggio, così come l’altra concorrente ad un posto Champions, la Lazio.  Un rigore di Dovbyk al 96′ salva la Roma dal ko col Bologna in una gara pirotecnica, ricca di emozioni e colpi di scena. Si attenua l’effetto derby e la vittoria esterna rimane un tabù. Ottima gara degli emiliani, che hanno due gare gare da recuperare e che hanno trovato nel piccolo Dominguez il nuovo faro. Si porta fuori dalla zona retrocessione il Genoa che supera di misura il Parma con un gol di Frendrup di fronte al nuovo patron, l’imprenditore romeno Sucu. Per il nuovo tecnico Vieira 13 punti in otto gare e +5 sulla zona salvezza.

    Al Maradona, il vento gelido e il caso Kvara non frenano il Napoli, che aggredisce un Verona pur ordinato e passa già dopo 5′ con una prodezza di Di Lorenzo che colpisce il palo, poi la palla sbatte sulla schiena di Montipò e finisce in gol. Gli azzurri non mollano l’assedio e creano tanto, sprecando altrettanto, con un Neres ispirato a sinistra, trovando la rete della tranquillità con una bolide di Anguissa dopo 15′ della ripresa. I veneti non hanno armi per reagire e rimandano ad altre occasioni la caccia di punti-salvezza. C’è l’imbeccata del discusso Asllani e una prodezza di Lautaro, respinta da Stankovic, alle spalle del gol di Darmian che consegna tre punti importanti a un’Inter imperfetta, che non trova il raddoppio e consente a un ottimo Venezia di farla soffrire: un palo di Busio fa recriminare Di Francesco. Ma Inzaghi fa i conti e sorride: sesta vittoria consecutiva in campionato e sesta di fila in trasferta senza subire gol, un inedito nella pur lunga e gloriosa storia dell’Inter. Alle sue spalle le avversarie perdono colpi: l’Atalanta divide la posta per la seconda volta di fila, la Juve porta a 12 la serie dei pareggi, numeri che mettono in discussione Thiago Motta e sono incompatibili con ambizioni da scudetto. Il Milan, trionfatore in Supercoppa, torna ai ritmi blandi del campionato mentre anche la Lazio, dopo un girone d’andata superlativo, non esce dal cono d’ombra del derby.

    Il Bologna rimonta la Roma che trova il 2-2 in coda al recupero. L’atmosfera è molto diversa dalla gara d’andata: due mesi fa la vittoria degli emiliani all’Olimpico per 3-2 è stato l’ultimo atto della fallimentare gestione Juric. Gara bloccata nel primo tempo, con pressione del Bologna e Roma pericolosa, in sostanziale equilibrio. Poi uno spunto di Saelemaekers e una papera di Skorupski stappano il match ma la reazione dei padroni di casa è furiosa e in 6′ il risultato viene ribaltato.
    Dominguez si libera e imposta un contropiede in superiorità numerica che viene concluso da Dallinga. Poi Ferguson trasforma un rigore decretato per mani di Konè. Girandola di sostituzioni, il Bologna che va vicino al tris, ma nell’ultima azione c’è un mani di Lucumi, simile a quello di Kone’: Dybala è stato sostituito, ma Dovbyk con freddezza evita alla Roma il quinto ko esterno in stagione.
    Sospiro di sollievo per i tifosi del Genoa: la zona retrocessione sembra un amaro ricordo e, dopo 233 giorni, la squadra torna a vincere di fronte ai suoi tifosi. Il Parma torna a casa a mani vuote e Pecchia recrimina perchè il gol viene con un tiro di Frendrup che, deviato da Delprato, prende una traiettoria casuale, imprendibile pere Suzuki. Ma gli emiliani fanno troppo poco per recuperare il risultato.   

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