Serie A: Verona Milan 0-1 DIRETTA e FOTO

Verona-Milan 0-1 in campo per l’anticipo della 17esima giornata di Serie A

GOL

Verona-Milan 0-1 Al 56′ Reijnders porta in vantaggio i rossoneri

Calcio: Milan-Genoa 0-0

LA DIRETTA

LA VIGILIA IN CASA MILAN
Il momento è delicato anche se Paulo Fonseca vuole evitare i drammi alla vigilia di una sfida che, storicamente, può nascondere grandi insidie. Il Milan va ospite del Verona, che in passato fece malissimo alla squadra rossonera tanto da guadagnarsi il termine di ‘fatal’ e che anche questa volta, in caso di sconfitta, potrebbe gettare nel baratro la stagione del Milan e quella di Fonseca.  “Non mi sento a rischio. Onestamente no. E’ vero se vogliamo vedere solo i risultati. Ma io non posso dire ciò che non sento.  Io so cosa manca: è una questione di testa”, afferma il tecnico. I 14 punti di distacco dal primo posto, la zona Champions lontana otto e la contestazione vigorosa da parte del pubblico sono elementi che farebbero traballare ogni posizione e con un’altra sconfitta sarebbe difficile non pensare ad una rivoluzione, anche solo per dare la scossa. Da un certo punto di vista, la sua rivoluzione Fonseca l’ha già iniziata. Anche a Verona sono tanti i giovani chiamati in causa. Spazio probabilmente ancora a Jimenez al posto di Theo Hernandez e Camarda è candidato ad una maglia da titolare al posto di Morata, che ha la tonsillite. Una prova ardua per i ragazzini visto il clima intorno a squadra e club. Ma Fonseca predica tranquillità. 

Il tecnico rossonero, Fonseca

“Magari facciamo un allenamento aperto per farvi vedere quale è l’atmosfera in squadra. E’ bellissima. Questa settimana è stata come le altre, mai ho sentito la squadra senza fiducia e voglia di lavorare o con tristezza. Capiamo la frustrazione dei tifosi. Ma nessuno vuol vincere più di noi. Quel che possiamo fare è lavorare in modo onesto per cambiare la situazione e ottenere i risultati che i tifosi meritano”, assicura l’allenatore. Tutti sereni, dunque, ma è un’immagine che stride con la forte contestazione della tifoseria organizzata, prima a San Siro dopo il pari con il Genoa, poi alla festa privata la serata successiva.
    Al centro delle critiche la società ma anche alcuni giocatori come Leao e Theo. Il francese potrebbe ancora accomodarsi in panchina ma non è una decisione punitiva, assicura Fonseca: “Lui è importantissimo, per me è il migliore terzino del mondo. Non è mai una punizione ma è per farlo tornare alla migliore condizione. Ha giocato tanto, è stato in nazionale, non ha trovato la migliore condizione fisica e magari ha bisogno di recuperare”. Insomma rifiatare per tornare più forte. Ed è possibile che Fonseca promuova ancora Jimenez dopo l’ottima prova col Genoa per poi riavere al meglio Hernandez il 29 contro la Roma. Ricaricare le batterie fisicamente e mentalmente, anche perché per l’allenatore rossonero molto dipende dall’approccio e dall’atteggiamento della squadra. Una costanza mentale è ciò che manca al gruppo.

Il tecnico rossonero, Fonseca

“La squadra è migliorata in tante cose – spiega l’allenatore – anche se so che i risultati non lo dimostrano. Quali sono le partite in cui abbiamo avuto problemi tattici, o partite in cui l’altra squadra è stata molto più brava di noi? È una questione di testa, di atteggiamento: è questo il problema principale della squadra. Lavoriamo su tante cose per migliorare e per creare uno spirito di squadra forte”. Ma è un lavoro lungo e probabilmente più complicato di quanto Fonseca si aspettasse.  Lavorare sulla psicologia del giocatore, è un aspetto complicato. Pioli veniva definito un ‘padre’, Fonseca sicuramente non disdegna anche i rimproveri. Ma quello che contano sono sempre i risultati.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Leggi su ansa.it