Serie A: Verona-Parma 0-0, un pareggio buono in ottica salvezza

Verona-Parma termina 0-0  nella 30esima giornata di Serie A

Verona-Parma

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LA PARTITA

Verona e Parma non si fanno male. Troppo importanti i punti in palio che condizionano il match. Il Verona dopo il blitz di Udine e con una squadra con qualche defezione accetta in maniera evidente nella ripresa il pareggio, il Parma solo nel finale prova a vincerla. Pareggio dunque assolutamente equo. Tante le assenze in casa Hellas. Zanetti opta per Dawidowicz in mediana accanto a Duda visto il forfeit di Niasse e un Serdar non ancora al meglio. Suslov si è infortunato nella rifinitura, dentro Bernede. Nel Parma il ballottaggio tra Bonny e Pellegrino lo vince il francese, che parte dal primo minuto. Ai suoi lati Chivu si affida alla rapidità di Man ed Almqvist, a centrocampo rientra Holm.

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Grandi ritmi in avvio e dopo un battito di ciglia Verona vicino al gol con un colpo di testa di Mosquera con palla che sbatte contro il montante della porta di Suzuki. Sembra il preludio ad un match ricco di occasioni ma così non è. Il Parma soffre il Verona nel primo quarto d’ora soprattutto fatica ad innescare le punte. Pian piano i ducali salgono nella qualità del palleggio, il Verona trova meno sbocchi offensivi ma riesce comunque, ad essere compatto ed ordinato in fase difensiva per cui Montipò ma anche Suzuki sono chiamati in causa per l’ordinario, di vere e proprie parate i due estremi non sono protagonisti. A Verona e Parma mancano, soprattutto, le giocate di qualità, quelle che determinano le partite. In avvio di ripresa un filino meglio gli ospiti che non sfruttano una buona opportunità con Man, bravo ad aggirare la difesa Hellas ma stanco davanti a Montipò con Ghilardi provvidenziale nel recupero. Zanetti si avvede che offensivamente il Verona è calato di pericolosità e opta per un doppio cambio, fuori Bernede e Mosquera, nella mischia Kastanos e Tengstedt. Chivu risponde di fatto con la stessa mossa, non muta la disposizione tattica della squadra ma cambia due dei tre giocatori d’attacco, fuori Almqvist e Bonny, dentro Ondreijka e Pellegrino.

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Quello che non cambia e anzi con il passare dei minuti si evidenzia ancor di più sono i tanti errori tecnici di cui è disseminata la gara, errori che Verona e Parma si dividono equamente. Così, di fatto, il primo tiro in porta di tutta la contesa giunge a dieci minuti dalla fine con Ondreijka che trova Montipò attento nella respinta a pugni uniti. Il Parma ci crede di più, Montipò con i piedi in recupero dice no a Camara. E proprio sulla sirena è il colpo di testa di Tengstedt a dare l’ultimo sussulto. Palla alta.

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