Sognando a New York – In the Heights: L’incontro con il cast

E’ in arrivo il 22 Luglio nei cinema italiani il musical Sognando a New York – In the Heights, adattamento cinematografico dell’acclamato omonimo musical di Broadway le cui musiche sono state composte dal Lin-Manuel Miranda di Hamilton.
La pellicola è ambientata nel quartiere di Washington Heights, una zona di New York dove negli anni si è venuta a creare una radicata e unita comunità di cittadini ispano americani. Le storie di vari personaggi si incrociano fra le colorate e vibranti strade del quartiere: come quella di Usnavi, il giovane proprietario di un negozio che sogna di tornare un giorno nella Repubblica Dominicana, quella di Nina, una ragazza tornata sconfitta a casa dopo aver fallito negli studi universitari, o di “abuela” Claudia, l’anziana matriarca del quartiere che è per tutti una seconda madre. Sullo sfondo, un misterioso biglietto vincente della lotteria che potrebbe stravolgere la vita di uno di loro…
Tutto al ritmo delle canzoni di Lil-Manuel Miranda, che riempiono totalmente il film. Noi di ScreenWeek abbiamo “incontrato” virtualmente il cast di Sognando a New York – In the Heights, che ha rivelato alcuni dei dietro le quinte della pellicola!

SOGNANDO A NEW YORK – IN THE HEIGHTS

Il regista del film Jon M. Chu, che abbiamo visto al lavoro sull’apprezzato Crazy and Rich, ha rivelato che il lavoro su un musical, specialmente come in questo caso su uno già molto amato ed apprezzato dal pubblico di Broadway, è stato per lui molto stressante. E’ però felicissimo del risultato finale, che ha ripagato tutti gli sforzi compiuti durante le riprese; un successo che attribuisce anche all’intero cast, sempre disponibilissimo ad ogni reshoot o ad ogni cambiamento dell’ultimo momento. In effetti trasporre dal teatro al cinema un’opera del genere si è rivelato complesso anche per Lin-Manuel Miranda, che oltre a comparire nel film ne è anche produttore. La ricetta del “musical perfetto” non esiste: bisogna di volta in volta capire come e dove posizionare i diversi tasselli dal palco al grande schermo, cosa potrebbe funzionare e cosa no, cosa togliere e cosa aggiungere. Ad esempio, il musical di Broadway era ambientato negli anni ’90, in piena gentrificazione del quartiere; il film di Chu ritrova invece i suoi protagonisti ormai parte integrante di una evoluzione ancora in divenire, con le sue ombre e le sue luci messe in evidenza attraverso i personaggi.
Il Sognando a New York – In the Heights visto in teatro e quello visto al cinema sono la stessa opera, ma allo stesso tempo non lo sono: ognuno ha i suoi punti di forza e le sue caratteristiche peculiari, ma il messaggio che veicolano è esattamente lo stesso. La magia del cinema ha inoltre permesso alla produzione di riportare la storia a “casa”, proprio in quel quartiere di Washington Heights (è nel “vero” Washington Heights che si sono svolte la maggior parte delle riprese) che veniva ricostruito a teatro e che qui entra invece direttamente nella pellicola, in modo naturale.

Anthony Ramos, che nel film interpreta il protagonista Usnavi, ha apprezzato molto le tematiche del film, che ruotano attorno al “sueñito” di ognuno dei personaggi coinvolti nella storia. Ognuno di loro ha un sogno, e tutti lottano per realizzarlo: nulla è irraggiungibile, soprattutto in un quartiere dove il senso di comunità è così marcato come a Washington Heights, dove tutti sono pronti a battersi non solo per i loro sogni, ma anche per quelli delle persone a cui vogliono bene. Lo sottolinea anche Leslie Grace (interprete di Nina), per cui l’unità e la famiglia sono importantissime e che rifacendosi al “famoso” biglietto della lotteria confessa che in un ipotetico caso di vittoria destinerebbe sicuramente l’intera somma ai suoi cari.
La sceneggiatrice del film, Quiara Alegria Hudes, aggiunge come si voglia evidenziare che il sogno non rappresenta affatto un punto di arrivo, ma una nuova ripartenza. Vivere il sogno è importante quanto raggiungerlo; una visione che ha aiutato Jon M. Chu a portare in scena il suo script e la storia di Miranda, basandosi principalmente sui suoi ricordi da adolescente, ai tempi in cui sognava di diventare un regista.

Non sono mancate anche riflessioni sull’attuale, difficile momento storico che il mondo intero sta vivendo: nel film si balla e si canta nelle strade in scene pienissime di persone, ci si abbraccia, si festeggia insieme. Piccole situazioni quotidiane che davamo per scontate e che sono mancate fin troppo a tutti nella realtà: alcuni membri del cast vedono la pellicola come un modo per esorcizzare le paure e le ansie passate e presenti, ma anche come un esempio di unità e di speranza per il futuro.

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