mercoledì, 22 Gennaio 2025
Soleterre, nel pubblico solo 2,3 psicologi per 100mila abitanti
“Il numero di psicologi attivi nel
Sistema Sanitario Nazionale è molto inferiore rispetto alle
necessità della popolazione” e potersi permettere la terapia è
oggi un lusso. Istituire la figura dello psicologo di base e
inserirne uno in ogni reparto, a partire da quelli di oncologia
pediatrica, sono gli obiettivi del Manifesto presentato dalla
Fondazione Soleterre, presentato oggi a Milano, in occasione
della Giornata Mondiale della Salute Mentale.
Il Sistema Sanitario Nazionale ha una media di solo 2,3
psicologi ogni 100mila abitanti tra ospedali e consultori
pubblici, “per questo molte persone che hanno un urgente bisogno
sono costrette a pagare privatamente un professionista”,
denuncia Soleterre. In particolare, in Italia l’80% di bambini e
adolescenti non ha accesso al supporto psicologico gratuito
nonostante 7 su 10 sopra i sei anni mostrino problemi
psico-comportamentali. Mentre una seduta di psicoterapia
privata, il cui costo varia dai 50 agli 80 euro l’ora, è oggi
inaccessibile per molte molti. Per questo, Soleterre nel
Manifesto presentato oggi, chiede l’istituzione dello psicologo
di base, ovvero una figura che si prenda cura gratuitamente sul
territorio della popolazione.
La necessità di un supporto psicologico è importante
soprattutto durante le cure e ne concorre al successo,
migliorando la qualità della vita. Ma oggi, “nella gran parte
dei casi, gli psicologi in corsia hanno contratti precari e sono
pagati da enti del Terzo Settore”. Per questo Soleterre chiede
che tutti i reparti di onco-ematologia pediatrica negli ospedali
pubblici garantiscano la presenza di uno psicologo strutturato
specializzato in psico-oncologia e tutte le pediatrie pubbliche
abbiano uno psicologo specializzato nell’età evolutiva. Grazie
alla raccolta fondi, Soleterre inizierà a inserire queste
figure, “contrattualizzandoli direttamente e creando con le
realtà di politica sanitaria locale meccanismi di finanziamento
pubblico-privato”.
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