“Solo chi l’ha conosciuto può capire chi fosse davvero Maradona”

Il nuovo episodio della serie di
video interviste che Betsson Sport ha dedicato ai protagonisti
del SSC Napoli presenta una figura storica per gli azzurri:
Tommaso Starace, capo magazziniere del Napoli e socio onorario
del club.
    Starace è un punto di riferimento per generazioni di calciatori
che hanno indossato e indossano oggi la maglia azzurra, avendo
iniziato a lavorare per la società nelle foresterie della sede
di via Crispi e del centro Paradiso a Soccavo, per poi spostarsi
presso il Konami Training Center di Castel Volturno.
    Ed è proprio qui che Betsson Sport ha avuto l’onore di
intervistarlo, facendosi raccontare aneddoti e curiosità che
Tommaso ha accumulato durante gli anni passati insieme alla
squadra del cuore. Il capo magazziniere inizia rispondendo alle
domande riguardo il suo inizio al Training Center e le sue
mansioni giornaliere, per poi passare a illustrare uno dei punti
salienti dell’intervista: il racconto del suo rapporto con Diego
Armando Maradona. “Solo chi l’ha conosciuto può capire chi fosse
davvero Maradona, una persona affabile e amabile,” ha descritto
Tommaso. “Per me, da napoletano e tifoso del Napoli, era una
persona eccezionale.”
Riflettendo sullo scudetto vinto l’anno scorso, il capo
magazziniere ha poi raccontato con emozione che per lui è stata “Un’annata stupenda e indimenticabile! Il Presidente ci ha fatto
vivere un’annata storica.”
Famoso per i suoi caffè, Tommaso passa poi a descrivere una
delle sue attività preferite: preparare e bere la calda bevanda
in compagnia dei giocatori della squadra, tra i quali il
capitano Di Lorenzo.
    Oltre ai riferimenti ai coffee break, il socio onorario del Club
ha condiviso con Betsson Sport tre aneddoti speciali che
riguardano tre calciatori altrettanto speciali. Prima descrive
il suo rapporto con Maradona, al quale portava la borsa dalla
camera al bus, e la grande fiducia che si era instaurata tra i
due. Poi, parlando di Giuseppe Taglialatela racconta: “Si faceva
aggiustare la maglietta da me.” spiega con orgoglio. “E, se la
squadra vinceva, non cambiava i guanti.” dice mentre sorride,
parlando del comportamento scaramantico del giocatore, che
sostituiva i propri guanti solo a seguito di una sconfitta.
    Il terzo aneddoto? Protagonista Dries Mertens, che una volta “Ci
ha invitato a vedere la partita Belgio – Portogallo in Belgio;
alla fine della partita e della serata insieme a lui, alla
moglie e ad altri due calciatori del Belgio siamo rimasti a
giocare a pallone” spiega Tommaso, “Amo i campioni, e lui è un
campione di vita”.
   

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