lunedì, 24 Febbraio 2025
Sorrentino in sala, successo con mistero
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(ANSA) – ROMA, 06 DIC – Come sta andando al cinema E’ stata
la mano di Dio? “Mooolto bene”, dice Andrea Occhipinti,
distributore con la Lucky Red ed esercente con Circuito Cinema.
E in una specie di alfabeto morse ogni ‘o’ corrisponde ad un
tot. Una cifra che potrebbe a fine sfruttamento in sala
arrivare, secondo quanto apprende l’ANSA, ad 1 milione di
biglietti strappati, più o meno 7 milioni di euro di incasso, un
numero decisamente importante. Perché tanto mistero, a maggior
ragione se è un successo? Il nuovo film di Paolo Sorrentino
batte bandiera Netflix (realizzato da Lorenzo Mieli e da Paolo
Sorrentino, prodotto da The Apartment) e per la policy del
colosso americano dello streaming, il cui business è fare
abbonati per la piattaforma, gli incassi non possono essere
registrati, dunque sfuggono ai calcoli del Cinetel, la cui
classifica aggiornata a ieri vede in testa Encanto, seguito da
Cry Macho, Clifford, Ghostbuster: Legacy ecc, una top ten con
un’assenza vistosa, quella appunto di Sorrentino. Né tantomeno
comunicati alla stampa.
Non è la prima volta che la policy di Netflix viene
applicata: accadde con Roma di Cuaron e con The Irishman di
Martin Scorsese ad esempio, ma qui il caso è un tantino diverso,
visto che E’ stata la mano di Dio è il film che l’Italia ha
candidato alla selezione per l’Oscar internazionale (shortlist
il 21 dicembre), quindi un fuoriclasse e dunque si arriva al
paradosso di un film italiano per regia, cast, storia, americano
per produzione, invisibile per gli incassi in sala. A denti
stretti produttori, esercenti, distributori accettano la
vicenda, che è una nuova regola imposta da chi in questo momento
è tra i dominatori del mercato, producendo anche film d’autore
che splendono nei festival (Sorrentino ma anche The Power of the
Dog di Jane Campion, tra i favoriti agli Oscar nelle ‘predictions’, Don’t look up con Leonardo DiCaprio). (ANSA).