mercoledì, 27 Novembre 2024
Speranza apre l’Italia agli stranieri, compreso Djokovic
Lo aveva annunciato per primo lo stesso Mario Draghi, nell’ultima conferenza stampa: «Dobbiamo riportare in Italia i turisti stranieri in vista della Pasqua». Ed il Ministro della Salute, Speranza, ha tramutato queste indicazioni in un’ordinanza che di fatto cambia tutte le regole ora in vigore per quanto riguarda gli ingressi dei cittadini stranieri in Italia.
Dal 1 marzo infatti non solo i cittadini europei, ma tutti gli stranieri potranno entrare in Italia in maniera molto più semplice e soprattutto senza alcun obbligo di quarantena.
Queste le regole: per entrare in Italia sarà sufficiente una delle condizioni attualmente in essere per il Green Pass semplice, cioè il certificato vaccinale, il certificato di avvenuta guarigione dal Covid o un tampone negativo (sia questo rapido o molecolare). Inoltre sarà necessario completare il Passenger Locator Form, il documento che ormai abbiamo imparato tutti a conoscere negli spostamenti degli ultimi anni da e per l’Italia.
La quarantena all’arrivo si applica solamente in caso di mancata presentazione di una delle certificazioni legate al Green Pass Semplice: in questo caso la quarantena sarà di soli 5 giorni da rispettare nella località indicata sul PLF con obbligo di tampone negativo in uscita. Per i bambini sotto i 6 anni non c’è nemmeno l’obbligo di tampone.
Il provvedimento del ministro della Salute prevede alcune deroghe per l’equipaggio dei mezzi di trasporto, il personale viaggiante e per i lavoratori transfrontalieri in ingresso e in uscita dal territorio nazionale per motivi di lavoro e per il conseguente rientro nella propria abitazione.
La stessa deroga si applica anche agli alunni e agli studenti per la frequenza di un corso di studi in uno Stato estero, nel quale ritornano ogni giorno o almeno una volta la settimana. Niente limitazioni anche per chi transita, con mezzo privato, nel territorio italiano per un periodo non superiore a trentasei ore, con l’obbligo, allo scadere di detto termine, di lasciare immediatamente il territorio nazionale.
Inutile dire che queste nuove norme hanno fatto tirare un grosso sospiro di sollievo al mondo del Turismo, che si aspettava di avere questo cambio di regole già da qualche settimana; si spera quindi che non sia già troppo tardi e che si riesca ad intercettare una buona percentuale di turisti esteri che abitualmente scelgono la Pasqua per i primi grandi spostamenti annuali.
Ma ci sono conseguenze dirette anche per altre vicende, personali, che però hanno fatto tanto discutere in queste settimane.
Una su tutte quella di Novak Djokovic la cui presenza agli Internazionali d’Italia di Tennis, quasi annunciata dal sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, è stata contestata con violenza dal Presidente del Coni, Malagò, contrario a qualsiasi tipo di «apertura personale» a questo o quel campione.
Ora, con questa nuova ordinanza, il tennista serbo non avrà problemi ad entrare in Italia senza vaccinarsi; gli basterà un tampone negativo (anche rapido) se non il famoso (e discusso) certificato di guarigione dal Covid già presentato durante i caldi giorni degli Australian Open.
Dall’organizzazione del torneo fanno sapere che però questo non comporti la presenza in campo del serbo. Le regole per entrare in Italia infatti non superano quelle previste per i tornei dell’Atp, che variano da torneo a torneo e subiscono, come ogni norma legata al Covid, delle modifiche a seconda dell’andamento della pandemia (ricordiamo a questo proposito che Djokovic sta giocando in questa settimana il torneo di Dubai grazie al certificato di guarigione).
Al momento quindi per quanto riguarda Roma, Nome potrà entrare in Italia ma dovrà aspettare qualche settimana per conoscere le norme sanitarie per gli atleti impegnati al Foro Italico a maggio.