sabato, 23 Novembre 2024
Sperimentazione in ritardo: il vaccino Reithera slitta a settembre
Era il 26 gennaio, un mese fa. Invitalia annunciava un investimento di 81 milioni di euro per il vaccino italiano Reithera che avrebbe accelerato i tempi per la sperimentazione; i ricercatori si erano pure sbilanciati parlando del vaccino made in Italy pronto per fine giugno. É passato un mese da quel giorno. E non é successo niente. La sperimentazione infatti è ferma e già oggi si posticipa l’arrivo del vaccino italiano a settembre.
Le fasi 2/3 infatti sarebbero dovute iniziare i primi di febbraio ma sono slittate a marzo con data ancora da definirsi. Eppure il governatore del Lazio Nicola Zingaretti il primo a scommettere su Reithera, ha dichiarato ieri l’esatto contrario: “L’Italia avrà un vaccino, la sperimentazione sta andando molto bene e aiuterà l’Italia a voltare pagina e a riaccendere il suo sistema economico” Ma la realtà è un po’ diversa.
Il campione dei 900 volontari necessari per la Fase 2 della sperimentazione del vaccino ancora non è completo. Come era facile immaginare infatti reclutare oggi persone con più di un vaccino efficiente già in circolazione è difficile.
Se la fase 2 è quindi ferma, ovvio che il ritardo impatta anche sul resto del lavoro. La Fase 3 che andrá in parallelo con la Fase 2 sarà allargata su base internazionale nei paesi dove c’è un’alta circolazione del virus. Un passaggio fondamentale per capire l’efficacia del vaccino. Verrà inserito inoltre anche un gruppo placebo di controllo, dove i volontari saranno divisi in tre gruppi a cui verrà somministrato vaccino e placebo, che servirà a vedere se è meglio una dose del vaccino (monodose) o due. Inoltre non è chiaro se la somministrazione sarà rivista sulla base dei vaccini già esistenti.
La Fase 1 della sperimentazione è durata quattro mesi (agosto-novembre)ed anche le fasi 2/3 potrebbero durare altrettanto. Il principale investigator di Reithera resta lo Spallanzani. Reithera sta acquistando un bioreattore per “fermentare” i vaccini con il quale si potranno produrre fino 100 milioni di dosi al mese ma la strada purtroppo sembra essere ancora lunga. I vaccini sono una delle soluzioni per uscire dall’incubo della pandemia ma al momento on ce ne sono a sufficienza.
Su questo c’è anche da considerare la questione economica legata ai finaziamenti. Invitalia aveva parlato di uno stanziamento di 81 milioni, dopo settimane passate in attesa di finaziamenti. Reithera però ci ha spiegato che in realtà 49 milioni siano stati messi dalla stessa azienda farmaceutica ed i restanti 32 da Invitalia. Per le solite problematiche burocratiche questi soldi non sono però ancora arrivati. Un altro rallentamento.
Alla fine senza ulteriori imprevisti Reithera potrebbe essere approvato a settembre invece che a giugno come inizialmente si era detto. Un ulteriore ritardo di diversi mesi che peserà in modo significativo sulla campagna vaccinale.