sabato, 23 Novembre 2024
STAR WARS: THE BAD BATCH – EPISODIO 1 | RECENSIONE
“May the 4th be with you”, e per celebrare questo Star Wars Day duemila e ventuno cosa c’è di meglio di una nuova sortita nel Filoni-verso, con il seguito/spin-off di The Clone Wars? Debutta oggi su Disney+ il primo dei sedici episodi di Star Wars: The Bad Batch, la nuova serie animata di Star Wars creata dal “salvatore-della-patria-Jedi”, Dave Filoni, e scritta da Jennifer Corbett. Un episodio d’esordio da un’ora e dieci che serve a riannodare il discorso e presentare i personaggi a chi ancora non abbia avuto modo di conoscerli. Perché già, chi sono questi tizi e cos’è la Bad Batch?
Siamo alla fine della Guerra dei Cloni e degli eventi della trilogia prequel di Star Wars. Palpatine ha finito la crema idratante per il viso ma ha in mano la Galassia, è nato l’impero e con l’Ordine 66 l’ex Cancelliere Supremo ha ordinato al suo esercito di cloni di sbarazzarsi di tutti i Jedi. Entra in scena un’unità speciale di cloni, chiamata Clone Force 99 (o Bad Batch) e composta da alcuni cloni geneticamente imperfetti – ma loro preferiscono si usi la parola “devianti” – con caratteristiche particolari e in grado di pensare con la propria testa. Si tratta di una squadra vista già in The Clone Wars, un corpo d’elite dal look super-aggressivo, con le corazze piene di teschietti, tatuaggi sul viso, tanto nero e rosso sulle armature (che ricordano piacevolmente un mix tra un Trooper e quelle del Comandante Shepard nei giochi della serie Mass Effect). A creare questi personaggi è stato, ormai quasi dieci anni fa, lo stesso George Lucas. Qui Dave Filoni spiega come l’idea di Lucas fosse quella di un gruppo di cloni leggermente diversi uno dall’altro, con abilità speciali, senza che però questo li rendesse “dei super-eroi”. La cosa viene messa in cantiere per la nuova stagione di The Clone Wars, ma la serie viene cancellata nel 2013. Questi episodi mai completati vengono in seguito mostrati nel 2015 come story reel, e appaiono in versione definitiva, solo un anno fa, nella settima e ultima stagione di The Clone Wars.
99 PER QUATTRO (+1)
Tornando alla Clone Force 99 – il cui nome è un omaggio all’indimenticabile Clone 99, il clone difettoso e vecchietto visto nel primo episodio della terza stagione di The Clone Wars – è un team in cui ogni membro ricopre ovviamente un ruolo/stereotipo da fumetto anni 90. Il leader con fascia rossa in fronte Hunter, lo smanettone Tech, l’energumeno fortissimo ma dal cuore tenero Wrecker, il cecchino segaligno con lo stecchino in bocca Crosshair, il cyborg Echo… La vicenda si complica quando, ritrovatisi nel bel mezzo del cambio di regime e sottoposti pure a un test della cadrega da quella vecchia canaglia di Grand Moff Tarkin, Hunter e i suoi si scoprono soli e braccati. Beh, soli se eccettuiamo un’insopportabile ragazzina che si unisce alla banda nel quartier generale su Kamino, perché lei, Omega, è più simile a questi guerrieri dal vocione sotto sforzo di quanto a loro piaccia credere.
Scorre via piacevole, questo primo episodio di Star Wars: The Bad Batch, e lo stesso vale per il secondo (di cui, però, potremo parlarvi solo tra qualche giorno). Non è facile trovare un punto di equilibrio tra un prodotto che vada bene da un lato allo zoccolo duro di fan di Star Wars di ogni età, e che dall’altro sia un cartoon fruibile anche per un pubblico molto giovane, che magari non sa nulla degli eventi pregressi. Compito nel quale, per ora, The Bad Batch sembra riuscire, tenendosi in bilico tra le strizzate d’occhio da fanservice (Tarkin e Palpatine non sono ovviamente gli unici volti noti a tornare sotto i riflettori…) e un tipo d’azione in cui, tra le raffiche di blaster, i Nostri non uccidono ma tramortiscono i nemici non robotici, stanno attenti a spiegare il loro ruolo e le loro motivazioni, si lasciano andare a delle gag da cartoon. E se pure sei completamente a digiuno delle guerre dei cloni e dei suoi guerrieri e Gerrera, si perdono ovviamente riferimenti e rimpatriati, ma si riesce a seguire il tutto senza problemi.
Lo stile visivo è quello della stagione revival di The Clone Wars, la Season Seven vista un anno fa, con quei volti che sembrano scolpiti nel legno, quelle teste grandi dagli occhi luminosi. Quello che colpisce di più, probabilmente, sono i pianeti e la resa di alcune astronavi, perché la CGI ha raggiunto un livello tale anche per produzioni per la TV come questa, che in alcune inquadrature si è portati a dimenticare che si tratta di un’opera animata. In altre parole: quei tagli sulla sempre piovosa Kamino potresti infilarli benissimo in una puntata delle sgambate di Mando, e non se ne accorgerebbe nessuno. E non è neanche solo una faccenda estetica: se The Clone Wars ci aveva già abituato a un prodotto complesso, cucito con l’amore dei fan e per i fan, qui si spera di proseguire sulla stessa rotta. Con una serie in grado di riproporre quel mix di viaggi, combattimenti, avventure e personaggi da amare/odiare che poi rappresenta la spina dorsale di ogni storia riuscita della galassia lontana lontana. Il secondo episodio di Star Wars: The Bad Batch uscirà fra tre giorni, il 7 maggio, dopodiché la serie proseguirà a cadenza settimanale, con un nuovo episodio ogni venerdì. Torniamo a parlarne prestissimo.