Sventata strage con arma biologica in Germania di terroristi islamici

La scorsa notte grazie ad una segnalazione da parte di un servizio di intelligence straniero, uomini del Comando per le operazioni speciali pesantemente armati che indossavano tute protettive NBC, hanno fatto irruzione in un condominio di Castrop-Rauxel una città di 73.126 abitanti della Renania Settentrionale-Vestfalia, in Germania. Peer evitare di essere scoperti sono giunti sul posto a bordo di mezzi dei pompieri. Poco dopo l’irruzione, due uomini sono stati portati via, vestiti solo con boxer e una giacca di fortuna. Secondo l’Ufficio centrale per il perseguimento del terrorismo in Nord Reno-Westfalia presso la Procura di Düsseldorf, un sospetto iraniano (32 anni) è sospettato «di essersi procurato cianuro e ricina per commettere un attentato di matrice islamica».

Gli investigatori del Servizio di Protezione dello Stato hanno sequestrato i corrispondenti agenti di guerra biologica e altre prove durante la perquisizione dell’appartamento dell’iraniano. L’accusato e un’altra persona sono stati presi in custodia.

L’Ufficio federale di polizia criminale stava indagando sul sospetto terrorista iraniano da diversi giorni ma non è ancora chiaro quanto la pianificazione fosse già avanzata e se ci fosse già un obiettivo per l’attacco. «Abbiamo ricevuto una soffiata da un servizio di intelligence amico che ha spinto la polizia a intervenire durante la notte», ha dichiarato questa mattina il ministro degli Interni della Renania Settentrionale-Vestfalia Herbert Reul (CDU). Ora bisogna attendere i risultati dell’indagine. La polizia sta indagando a pieno ritmo». Per precauzione, è stata allestita una linea di decontaminazione presso la stazione dei vigili del fuoco di Castrop-Rauxel, nel caso in cui i servizi di emergenza fossero stati contaminati durante l’accesso. A causa dei pericoli biologico-chimici per le forze di emergenza intervenute sul posto , erano presenti sul posto anche i collaboratori dell’Istituto Robert Koch (RKI) come consulenti, oltre a diversi ufficiali del BKA e a una squadra di disinnescatori.

Il precedente nel 2018 a Colonia

Nell’aprile del 2020 venne condannato a dieci anni di reclusione « per aver fabbricato un’arma biologica e preparato un crimine grave che era pericoloso per lo Stato» il 32enne islamista tunisino Sief Allah Hammami, arrestato a Colonia il 13 giugno 2018 in un appartamento del quartiere di Chorweiler dove vennero rinvenute diverse sostanze tossiche in quantità tali da richiedere l’ausilio di attrezzature specifiche per bonificare la zona. Sief Allah Hammami arrivato in Germania grazie a un ricongiungimento familiare nel 2016, aveva tentato due volte di arruolarsi nell’ISIS cercando di attraversare il poroso confine turco-siriano ma in entrambi le occasioni, venne respinto. Inizialmente nella sua abitazione erano stati trovati circa mille semi di ricina dai quali aveva ricavato 84,3 milligrammi di sostanza altamente tossica estratta dalla pellicola interna del rivestimento del seme. Prodotto dalla lavorazione dei semi di ricino, la ricina è letale in dosi minime se ingerita, inalata o iniettata ed è 6.000 volte più potente del cianuro, senza che vi sia antidoto noto. Secondo i giudici se Hammami fosse riuscito a mettere in atto il suo piano « sarebbero morte circa 13.500 persone » Nell’appartamento che l’uomo condivideva con Jasmin D. 42enne cittadina tedesca convertitasi all’islam e madre di sette figli (due dei quali avuti con lui), vennero rinvenuti anche circa 250 litri di acetone, cavi elettrici, un saldatore, centinaia di biglie metalliche (utilizzate per infliggere terribili ferite dopo lo scoppio di un ordigno), quasi un chilogrammo di polvere di alluminio, e alcune sostanze utilizzate di norma per produrre fuochi d’artificio.

Lo Stato Islamico ha ripetutamente invitato i suoi seguaci a compiere questi devastanti attacchi biologici, pubblicando istruzioni su come costruire le bombe. A dipendenza del tipo di ingestione, l’avvelenamento da ricina è fatale entro 36-72 ore e i sintomi vanno dal mal di testa ai crampi fino alla letale insufficienza epatica e renale. A novembre, fonti della sicurezza statale tedesca hanno accusato il Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC) iraniane di aver avuto un ruolo negli attacchi contro le sinagoghe tedesche nello stato della Renania settentrionale-Vestfalia e di aver spiato il presidente del Consiglio centrale degli ebrei in Germania. Gli attacchi hanno comportato una sparatoria contro una sinagoga di Essen e un attacco incendiario fallito contro una sinagoga di Bochum.

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