lunedì, 25 Novembre 2024
Terorrismo islamico: scoperti finanziatori dell’Isis in Germania per 140 milioni di euro
Si chiariscono i contorni dell’imponente operazione di Polizia avvenuta questa notte in Renania settentrionale-Vestfalia, Bassa Sassonia, e Brema dove sono stati impegnati più di 1.000 agenti di polizia e funzionari del fisco che hanno perquisito 80 case, uffici ed edifici commerciali. Secondo quanto dichiarato dalla polizia di Düsseldorf dieci persone sono state arrestate mentre altre 70, risultano indagate per ‹‹riciclaggio di denaro, hawala banking e finanziamento del terrorismo› e stavolta si parla di 140 milioni di euro 60 dei quali, secondo il ministro degli Interni della Renania, Settentrionale-Vestfalia Herbert Reul ‹‹sono stati riciclati attraverso l’hawala banking››. Tra gli arrestati e gli indagati figurano molti immigrati che hanno raggiunto la Germania nel 2015.
L’operazione alla quale hanno preso parte anche diverse squadre della task force speciale, era rivolta ai membri di una rete internazionale per il riciclaggio di denaro e per i cosiddetti trasferimenti di denaro hawala, che sono ritenuti illegali senza l’approvazione preventiva dell’Autorità federale di vigilanza finanziaria che ha accertato che sono superiori ai 140 milioni di euro. Secondo un primo bilancio, i beni dei sospettati sono stati trovati in sette banche e provengono principalmente dal traffico di droga, poi utilizzati in parte per finanziare il terrorismo.
Dei sospettati 44 sono siriani, dieci tedeschi, cinque giordani e cinque libanesi, per un totale di otto nazionalità. Due sono classificati come minacce islamiste, altri due come persone “rilevanti nella scena islamista”. Secondo quanto riportato dalla BILD molti dei sospettati sono arrivati in Germania come rifugiati nel 2015. Durante l’operazione scattata nel cuore della notte in modo che gli indagati non avessero l’opportunità di fuggire e distruggere i dati incriminanti su telefoni cellulari e computer, sono state confiscate auto di lusso, denaro e oro per un valore superiore a tre milioni di euro.
Oltre al riciclaggio di denaro, all’evasione fiscale e alla frode previdenziale (crediti Covid), gli imputati sono anche accusati di vari altri reati. Il punto di partenza delle indagini è stato un banale incidente stradale nel maggio del 2020: gli occupanti di un veicolo coinvolto allora si comportavano in modo sospetto, gli agenti si sono insospettirono e così scoprirono 300.000 euro in una borsa da palestra.
L’operazione dell’altra notte è solo l’ultima in ordine di tempo visto che nel luglio scorso sempre in Assia, vennero perquisiti dieci appartamenti che portarono gli inquirenti ad indagare su dieci persone: due donne e otto uomini di età compresa tra 20 e 51 anni tra i quali cittadini tedeschi, afghani, kosovari e turchi.
Sempre a proposito di terrorismo, mentre in Africa ogni giorno l’ISIS attacca e brucia villaggi in Burkina Faso, Mozambico, Mali, Nigeria, Niger solo per citarne alcuni l’Agenzia Nova ha reso noto l’Ufficio centrale per le indagini giudiziarie del Marocco (Bcij) ha smantellato nelle scorse ore una cellula terroristica legata allo Stato islamico a Tangeri in collaborazione con la Sicurezza nazionale e sorveglianza territoriale (Dgst). Lo ha reso noto un comunicato stampa la Bcij, dove leggiamo che i membri della cellula ‹‹avevano un’età compresa tra i 22 e i 28 anni››. Durante l’operazione, la Bcij ha sequestrato alcuni oggetti tra cui bottiglie di varie dimensioni contenenti acido nitrico, chiodi, cavi elettrici, sei piccole bombole di gas, coltelli affilati e delle immagini di Adnan Abu Al Walid Al Sahrawi, l’ex leader dell’Is nella regione del Sahel e del Sahara ucciso dalle Forze speciali qualche settimane fa. Le indagini hanno anche rivelato che i membri della cellula avevano condotto una campagna di reclutamento per attirare più persone nel loro gruppo.