mercoledì, 22 Gennaio 2025
Tesla, nuova accusa di molestie sessuali in California
(ANSA) – MILANO, 13 DIC – Erica Cloud è il secondo dipendente
di Tesla nel giro di un mese ad avviare una causa contro il
colosso dell’automotive per presunte molestie sessuali. A fine
novembre, Jessica Barraza aveva mosso le sue accuse all’azienda,
rea di aver sempre chiuso un occhio sul cosiddetto “catcalling”
di cui sarebbe stata vittima, commenti e gesti indesiderati,
avvenuti “ogni giorno per tre anni”. Come riportato da Reuters,
Cloud è una delle operaie alla catena di montaggio di Tesla in
California. Qui, la donna ha contattato la Corte Superiore della
contea di Alameda, sostenendo di aver subito molestie sessuali “continue e pervasive” in fabbrica. Nella causa, Cloud afferma
che il suo manager l’ha spesso “abbracciata e massaggiata”,
oltre ad essere stata oggetto di osservazioni volgari e sessuali
da parte dei superiori. L’impiegata accusa inoltre Tesla di non
fare abbastanza per affrontare possibili molestie sessuali sul
posto di lavoro. La denuncia presso le autorità è arrivata dopo
un primo colloquio con il reparto delle risorse umane di Tesla,
a cui la compagnia non pare aver dato seguito. A ottobre, il
colosso guidato da Elon Musk, è stato condannato al pagamento di
137 milioni di dollari in relazione ad un altro incidente nella
sua fabbrica di Fremont. Owen Diaz, un ex operatore di colore,
ha affermato di aver subito molestie e discriminazioni razziali.
I dipendenti di Tesla hanno proposto un’azione legale collettiva
contro il datore, per monitorare gli episodi di razzismo nelle
principali sedi statunitensi. (ANSA).