The Diplomat: Keri Russell guida il successo della nuova serie tv Netflix

Arrivata su Netflix senza particolari campagne pubblicitarie The Diplomat è stata universalmente un successo di pubblico e critica, tanto da raggiungere con le sue sole forze le posizioni più alte degli show più visti sulla piattaforma. Ad aver spinto la serie ideata da Debora Cahn (la quale aveva già lavorato a show molto importanti come Grey’s Anatomy e The West Wing) è soprattutto il mix di generi capace di unire il dramma, il thriller politico ed anche un pizzico di romance. Tali ingredienti hanno, quindi, permesso alla serie tv di catturare il pubblico grazie ad una trama incalzante, serrata e caratterizzata da numerosi capovolgimenti di fronte. Non ha quindi sorpreso il rinnovo (record) per una seconda stagione, arrivato solo due settimane dopo del debutto su Netflix. La star di The Diplomat è poi l’attrice Keri Russell, conosciutissima dal pubblico per i suoi precedenti ruoli negli show Felicity e soprattutto The Americans. La Russell vinse un Golden Globe nel 1999 come miglior attrice protagonista proprio per Felicity, segnando un record personale. All’epoca era infatti raro (se non impossibile) per show con protagonisti adolescenti gareggiare ed addirittura vincere in competizioni del genere. Con The Americans invece la fama dell’attrice è notevolmente cresciuta, fino ad ottenere svariate candidature agli Emmy Awards. Inoltre, sul set di tale serie ha incontrato anche colui che sarebbe diventato suo marito, il co-protagonista Matthew Rhys.

Un political drama fresco con dei rimandi a The West Wing

La storia di The Diplomat ha inizio quando l’ambasciatrice statunitense  Kate Wyler (Keri Russell), pronta per andare ad operare in Kabul, viene mandata a Londra per motivi inizialmente ignoti. Una notizia che sconvolgerà la goffa Kate, la quale avrebbe preferito di gran lunga un luogo molto più tranquillo della capitale inglese. Dopo essere partita con molti dubbi e perplessità si troverà infatti di fronte ad uno scenario enormemente complesso: fare da ambasciatrice degli Stati Uniti in Inghilterra, cercando di evitare un raffreddamento di rapporti tra i due paesi. A complicare notevolmente le vicende però sarà l’entrata in scena della Russia e dell’Iran, i due stati daranno infatti vita ad un conflitto che Kate proverà a mediare così da evitare conseguenze negative per tutti i paesi.

Nella serie viene fatto cenno anche alla stretta attualità, ovvero il conflitto tra Russia ed Ucraina, una questione però non troppo approfondita e questo perché la stessa Debora Cahn ha dichiarato di aver scritto la serie prima dei tristi eventi reali che stanno coinvolgendo i due paesi (ed indirettamente tutto il mondo). Aver mandato Kate proprio a Londra non è una scelta casuale, si sta infatti cercando di testarla così da poterle affidare la vicepresidenza degli Stati Uniti. La protagonista non sembra però molto a suo agio nel rigido ruolo imposto dal protocollo, ad esempio detesta gli eventi dove deve presenziare con abiti da sera. Kate è uno spirito libero e, nonostante le sue indubbie capacità, è lei stessa a credere di non essere la persona giusta per svolgere tali compiti.

Un matrimonio in crisi

Un’altra grande trama sviluppata dalla serie è senza dubbio quella del matrimonio tra Kate e Hal Wyler (interpretato da un bravissimo Rufus Sewell), anch’esso diplomatico. Il matrimonio tra i due è in forte crisi e più volte ci viene detto (o fatto intuire) che stia per finire. Eppure, Kate ed Hal sviluppano un rapporto capace di andare oltre il semplice legame matrimoniale, i due si confidano e capiscono come nessun altro all’interno della serie. Sono profondamente legati ed entrambi non accettano la fine del loro rapporto, seppur è evidente abbiano molte cose da sistemare. Hal è l’unico a conoscere veramente Kate, sa cosa la infastidisce e cosa invece le provoca un brivido di piacere. Kate è una donna in grado di adattarsi più facilmente a situazioni di guerra, piuttosto che a scenari maggiormente rigidi; al contrario Hal sembra molto più a suo agio nel ruolo di diplomatico in paesi come Londra. I due, quindi, sono capaci di compensarsi a vicenda ed è forse ciò a permettere alla loro relazione di divenire (fin dal primo episodio) il punto di forza maggiore della serie. A sostenerlo è la stessa ideatrice Debora Cahn, la quale ai microfoni di Vanity Fair ha dichiarato:

Ci sono così tante cose piacevoli nel mondo dello show, ma alla fine sei solo entusiasta di tornare a quelle scene di Kate e Hal. Sono così appassionati l’uno dell’altra, non solo come persone e amanti, ma anche intellettualmente e strategicamente, come menti che fanno questo lavoro. Non credo che nessuno dei due senta di poter avere di nuovo quel tipo di conversazioni nella propria vita se non fossero insieme.

Ed è proprio così, quella tra Kate ed Hal è una relazione di amore/odio molto rara, si potrebbe quasi paragonare a quella vista in Succession tra Shiv e Tom. Ad amplificarla è poi l’enorme feeling creatosi tra Keri Russell e Rufus Sewell, i quali appaiono molto a loro agio a recitare insieme. Auspichiamo di vedere ancora di più di questo singolare rapporto nella seconda stagione della serie, già ordinata da Netflix.

L’articolo The Diplomat: Keri Russell guida il successo della nuova serie tv Netflix proviene da ScreenWEEK.it Blog.

Leggi su ScreenWEEK.it