giovedì, 6 Febbraio 2025
The First Slam Dunk, il basket maestro di vita
(ANSA) – ROMA, 09 MAG – “Se ci arrendessimo la partita
sarebbe finita” diventa il mantra dei caotici ma molto
talentuosi giovani cestisti Ryota Miyagi, Hanamichi Sakuragi,
Takenori Akagi, Hisashi Mitsui e Kaede Rukawa, componenti della
squadra liceale Shohoku, impegnata a sfidare i campioni della
Sannoh. Una partita tra fasi di gioco e percorsi di vita, che
scandisce il film animato The First Slam Dunk, debutto alla
regia di Takehiko Inoue, che adatta per il grande schermo il suo
manga cult, Slam Dunk, pubblicato con l’edizione originale dal
1990 e il 1996 e diventato la settima serie manga più venduta
della storia. Il lungometraggio, distribuito da Anime Factory
(etichetta di Plaion Pictures), prodotto da Toei Animation,
arriva nelle sale come evento dall’11 al 17 maggio nella
versione doppiata e il 10 maggio in versione originale.
Una trasposizione, che si aggiunge, fra gli altri, a una
serie anime e quattro film (andati in tv e raccolti in dvd)
degli anni ’90, vari videogiochi e riedizioni dei fumetti. Un
successo di pubblico e di critica confermato da The First Slam
Dunk, che in Giappone ha avuto otto milioni e mezzo di
spettatori, superando anche Avatar – La Via dell’Acqua. “Ho
realizzato il manga (edito in Italia da Panini Comics, ndr) nel
periodo dai miei 23 ai 29 anni – spiega Takehiko Inoue nell’intervista sul sito del film -. Allora pensavo che niente
fosse impossibile”. Tuttavia sono passati “26 anni da allora, e
la mia prospettiva e il senso dei valori sono molto cambiati
anche grazie alle esperienze che ho fatto – sottolinea –
Stavolta volevo fosse centrale il punto di vista di chi prova
dolore e lo supera”. Così la storia va in scena dalla
prospettiva iniziale del ‘piccolo’, veloce e brillante playmaker
della Shohoku, Ryota Miyagi, che ha ereditato da bambino la
passione per il basket dal fratello maggiore Sota, morto in un
incidente in mare. Il confronto di Ryota con il lutto e di
scoperta della propria identità (anche grazie alla
pallacanestro) si alternano, fra passato e presente alla partita
contro la Sannoh. Uno scontro sul parquet dove non mancano
sorprese, incidenti e ripartenze. Il tutto in una polifonia di
azioni, riflessioni, dialoghi, pathos, ricordi, tra campo,
panchina e spalti. (ANSA).