venerdì, 29 Novembre 2024
The Heart, la favola di Malia Obama su lutto e perdono
Un’ambientazione sospesa nel tempo,
un momento di incomprensione tra madre e figlio, per il latte
che manca dalla busta dalla spesa, una serata in silenzio
davanti alla tv e all’improvviso il dramma del lutto. Sono fra
gli elementi del corto di Malia Obama, con cui l’ex first
daughter 25enne, figlia di Barack e Michelle Obama (di cui si
parla nelle indiscrezioni di queste ore come possibile candidata
dem alla Casa Bianca) ha debuttato al Sundance Film Festival.
Una storia tra realtà e favola raccontata con delicatezza e
intensità (aveva già partecipato in autunno ai festival di
Telluride e Chicago dove ha vinto il premio come miglior corto
live action), che ha per protagonisti il 40enne Josh
(interpretato da Tunde Adebimpe, leader dei Tv on the radio, che
ha già mostrato il suo talento anche come attore, ndr) e sua
madre Anita (LaTonya Borsay), con cui l’uomo, silenzioso e
timido, vive. La scomparsa improvvisa della donna, e la sua
inattesa richiesta nel testamento, di conservare il suo cuore,
porta Josh a convincersi di avere una seconda possibilità e
affrontare il suo senso di colpa quando vede per strada una
signora uguale a sua madre che porta le buste della spesa. Un
incontro nel quale l’uomo rivela la propria fragilità e grazie
alla donna sconosciuta (o forse no) la necessità di perdonarsi.
“È una piccola storia bizzarra – ha spiegato, introducendo il
corto, la cineasta, laureata ad Harvard, che si firma
semplicemente come Malia Ann -. Una favola sul lutto di un uomo
per la scomparsa della madre”. Il film breve “parla di oggetti
persi e persone solitarie, perdono e rimorsi” e vuole scoprire “come possano esserci vicinanza e tenerezza in questi
elementi”. Speriamo “che il film aiuti a sentirci meno soli o
che almeno contribuisca a non farci dimenticare quelle persone
che lo sono”.
Intanto il Sundance ha annunciato i vincitori fra i quasi 60
corti in programma: il premio principale, lo Short Film Grand
Jury Prize, va allo spagnolo The Masterpiece di Alex Lora
Cercos, che racconta l’invito, con uno scopo recondito, nella
propria casa, di una ricca coppia rivolto a due giovani
immigrati.
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