The land of dreams, sfida italiana in musical

(ANSA) – ROMA, 18 OTT – Moulin Rouge di Baz Luhrmann e Les
Miserables di Tom Hooper, “per il modo nel quale show e musica
sono perfettamente integrati nella storia”, spiega il regista
sono i due musical che hanno fatto da principale riferimento a
Nicola Abbatangelo, 34enne che esordisce alla regia con The Land
of dreams, al debutto alla Festa di Roma in Alice nella città e
in sala dal 10 novembre con 01 Distribution.
    Il film (prodotto da Lotus Production, società della Leone
Film Group e Rai Cinema in associazione con 3 Marys
Entertainment) lancia una sfida inedita per il panorama
italiano, un musical (budget di 6 milioni di euro) con
coreografie e canzoni originali (firmate da Fabrizio Mancinelli)
e una componente fantasy, girato in inglese, ambientato nella
New York dei primi anni ’20 (set principale in Bulgaria) con un
cast di attori italiani e internazionali, che insieme ai due
protagonisti, Caterina Shulha e George Blagden (Les Miserables) comprende fra gli altri, Kevin Guthrie, Paolo Calabresi, Marina
Rocco, Ryan Reid, Carla Signoris, Stefano Fresi e Edoardo Pesce.
    “La mia famiglia ha un’agenzia di spettacolo che organizza
eventi teatrali e musicali. Amo da sempre la commistione di
generi, unire musica, storia e fotografia – spiega Abbatangelo
in conferenza stampa -. L’avevo già fatto nel mio primo
cortometraggio, Beauty. Il produttore Marco Belardi l’ha visto e
mi ha proposto di provare a fare allo stesso modo un film”.
    Abbatangelo è cresciuto “amando la magia del cinema, attraverso
le videocassette che noleggiava mia madre, spesso film di
Spielberg”. Nella storia, la New York del 1922 fa da sfondo all’incontro
fra Eva (Shulha), giovane immigrata italiana che lavora come
lavapiatti nelle cucine del locale Choo Choo Train e il pianista
Armie (Blagden), reduce da un duro trauma vissuto durante la
Guerra e con un potere nascosto: poter materializzare i sogni.
    Una capacità, che permette ad Eva, di provare a realizzare il
suo sogno, quello di diventare cantante. “Il tema del film è
mostrare come sognare sia una cosa seria – aggiunge il regista –
può essere la via per guardare a un mondo che ci piacerebbe
costruire ma può anche portare a vivere un’illusione”. (ANSA).
   

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