Tiger, l’inferno del calcio della ‘primavera’

(ANSA) – ROMA, 20 LUG – “Una storia sulle tigri del mondo del
calcio. Su uomini giovani e ammirati, rinchiusi in gabbie
dorate, addomesticati fino a diventare marchi”. Così lo
sceneggiatore e regista svedese Ronnie Sandahl, classe 1984, parla di TIGERS, già alla scorsa edizione di Alice nella città
/ Festa del Cinema di Roma e ora dal 22 luglio in sala
distribuito da Adler Entertainment. E forse questa sua frase è davvero poco rispetto a ciò che
mostra il suo film, che fa vedere, con precisione e coraggio,
come il sogno di tanti ragazzi in attesa di un posto al sole in
una squadra di serie A sia spesso un inferno. Di scena giovani,
spesso ingenui, alle prese con una macchina per fare soldi
altamente competitiva e spietata che li stritola. E se non sei
abbastanza bravo sei ceduto, buttato via.
    Liberamente ispirata al libro dell’ex calciatore prodigio
Martin Bengtsson – NELL’OMBRA DI SAN SIRO (In The Shadow of San
Siro) pubblicato nel 2007 – quest’opera si mette di traverso
rispetto ai lavori esclusivamente celebrativi sul calcio.
    Racconta invece quella che può diventare una vera e propria
ossessione e la disciplina che occorre per raggiungere certi
obiettivi. Questa la storia vera. Martin Bengtsson, uno dei talenti
calcistici più promettenti che la Svezia abbia mai avuto, a soli
sedici anni viene acquistato dall’Inter, uno dei club più
prestigiosi d’Italia. Tuttavia questo suo sogno che si realizza
ha un prezzo molto alto in termini di sacrificio, dedizione e,
soprattutto, solitudine. Martin allora inizia a chiedersi se
questa sia davvero la vita che ha tanto desiderato e a soli 19
anni molla tutto. (ANSA).
   

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