TikToker Clementi e Ali, razzismo? Viene dai boomer

(ANSA) – GIFFONI VALLE PIANA, 25 LUG – Pensando a Titktok
vengono in mente innanzitutto brevi video umoristici,
coreografie, canzoni e effetti: ma stanno crescendo sempre di
più i giovani creator che usano il social per affrontare temi
diversi: è il caso di due giovani star poco più che ventenni:
l’italo coreana Dayoung Clementi, nata e cresciuta a Roma, da
papà italiano e mamma coreana, e Tasnim Ali, nata ad Arezzo da
genitori egiziani (il papa è un imam) e cresciuta nella
capitale, anche conosciuta come ‘la tiktoker col velo’. Insieme
sono protagonista al Giffoni Film Festival di un incontro con i
giovani giurati organizzato in collaborazione con Comix. Per Dayoung, studentessa di lingue all’Università, usare
Tiktok, dove ha oltre 760 mila follower, raccontando la sua
quotidianità, offrendo divertenti ‘dritte’ per migliorare
l’inglese e rispondendo a curiosità sulla cultura coreana, “è
stato tutto molto spontaneo – spiega all’ANSA -. Vedevo che
c’erano i balletti su questo social ma io non ero capace, così
ho pensato di fare i video parlando”. E’ stata “la stessa cosa
per me – sottolinea Tasnim, 510 mila follower su TikTok, dove
usa il mezzo principalmente per sfatare con ironia i falsi miti
o le critiche alla cultura islamica -. E’ iniziato tutto per
noia nei mesi di quarantena”. Dayoung non si aspettava una tale
popolarità: “ho sempre amato fare video, prima li postavo su
Youtube dove non mi calcolava nessuno”. Tasnim, che
all’università studia Scienze politiche e sogna di diventare
giornalista (nei mesi scorsi è già stata inviata di Ogni
Mattina” su Tv8) ha faticato a credere al successo: “Pensavo che
i numeri di TikTok fossero falsi, ma andando in giro anche fuori
Roma mi sono accorta che le persone mi riconoscevano. E’
bellissimo, ma ho capito che è anche una grandissima
responsabilità”. Tra i giovani, “mi pare che l’apertura ad
altre culture sia sempre maggiore” osserva Dayoung. Il problema
del razzismo “nasce soprattutto dai boomer, gli over 50, quelli
che commentano ‘Tornatene al Paese tuo’. MI è anche capitato un
mesetto fa che uno me l’abbia detto di persona, mentre ero in
macchina con le mie sorelle. Per come gli abbiamo risposto è
scappato e le persone intorno ci hanno fatto i complimenti”.
    (ANSA).
   

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