Tokyo: judo; algerino rifiutò Israele, sospeso per 10 anni

(ANSA) – ROMA, 14 SET – Si era ritirato dai Giochi olimpici
di Tokyo il 23 luglio scorso, motivando pubblicamente la
decisione con il fatto che non era disposto ad affrontare un
atleta israeliano: per questo la Federazione internazionale del
Judo (Ijf) ha disposto una sospensione di dieci anni nei
confronti del judoka algerino trentenne Fethi Nourine (categoria
-73kg) e del suo allenatore, Amar Benikhlef.
    Nourine aveva affermato che il suo sostegno politico alla
causa palestinese gli aveva reso impossibile competere,con
l’israeliano Tohar Butbul. Contro di lui, in base al sorteggio,
avrebbe dovuto sfidarsi il 26 luglio, dopo l’eventuale vittoria
contro il sudanese Mohamed Abdalrasool.
    Dopo una prima estromissione temporanea dalle competizioni
per atleta e allenatore, il 24 luglio scorso l’Ijf aveva formato
una commissione d’inchiesta, che ora ha concluso il suo lavoro:
è evidente che i due – si legge in un comunicato della stessa
federazione internazionale – “hanno utilizzato i Giochi Olimpici
come piattaforma di protesta e promozione della propaganda
politica e religiosa, che è una chiara e grave violazione degli
statuti Ijf, del Codice etico Ijf e della Carta Olimpica.
    Pertanto, in questo caso non può essere imposta altra sanzione
se non una sospensione severa”.
    Il provvedimento, valido fino al 23 luglio 2031, è
impugnabile presso il Tribunale arbitrale dello sport.
    Non è la prima volta che Fethi Nourine si ritira per non
affrontare un judoka israeliano: era già accaduto ai Mondiali di
Tokyo 2019. (ANSA).
   

Leggi su ansa.it