Tumori: a L’Aquila 10mila prestazioni l’anno e mobilità attiva

Stato attuale e strategie future
sul cancro nel confronto di respiro internazionale, con
specialisti da Stati Uniti e Inghilterra, al secondo meeting in
programma all’Aquila, domani e dopodomani, al centro congressi ‘Luigi Zordan’, con inizio alle ore 9. Il convegno dal titolo: ‘On cutting edge advancements in our fight against
cancer'(Progressi all’avanguardia nella nostra lotta contro il
cancro) è organizzato e promosso dal prof. Luciano Mutti,
direttore del reparto di oncologia dell’ospedale dell’Aquila e
professore di oncologia all’Università del capoluogo regionale. L’input a fare l’analisi sulle attuali terapie, con uno sguardo
attento a quelle future, per il secondo anno parte proprio dal
reparto di Oncologia universitaria dell’Aquila che assicura
oltre 10.000 prestazioni l’anno e che si accinge ad alzare
ancora gli standard di assistenza con l’imminente avvio della
telemedicina. Il reparto, con una mobilità attiva soprattutto
per tumore toracico, è in continua crescita in virtù degli
investimenti attuati dalla direzione Asl guidata dal manager
Ferdinando Romano. “L’attivazione della telemedicina”, dichiara
Mutti, “ci consentirà di curare a domicilio determinati tipi di
pazienti, soprattutto per le terapie orali, evitando il disagio
di recarsi con frequenza in ospedale e ottimizzando al meglio
l’attività diambulatori e servizi. L’apertura della foresteria
oncologica vicino l’ospedale San Salvatore, con 8 posti letto”,
aggiunge Mutti, “realizzata grazie al contributo fondamentale
dell’associazione ‘L’Aquila per la vita’, si è rivelata un
prezioso sostegno logistico poiché ci consente di ospitare i
pazienti non residenti all’Aquila e loro parenti”. Il congresso
di carattere internazionale riunirà clinici e ricercatori
preclinici, avrà uno specifico spazio dedicato alla cura del
mesotelioma e all’interazione tra ambiente e patologie tumorali.
    Parteciperanno, tra gli altri specialisti, i professori Michele
Carbone e Antonio Giordano (Usa), Michelangelo Campanella (Regno
Unito) e il dott. Steve Gray(Dublino), oltre ad esperti di
regioni d’Italia e della Asl provinciale di L’Aquila.
   

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