Tumori: per studenti l’IA sarà fondamentale in diagnosi e cure

L’intelligenza artificiale giocherà un ruolo fondamentale nell’affrontare le sfide dell’oncologia: permetterà di avere diagnosi precoci e accurate (59%) e di accelerare lo sviluppo di nuove molecole terapeutiche e trattamenti personalizzati (58%).

Lo sostengono gli studenti delle scuole superiori di Milano che hanno preso parte a “Dal Laboratorio alla Vita”, l’incontro tenutosi presso la sede di Johnson & Johnson, al quale ha partecipato anche l’associazione pazienti Walce (Women Against Lung Cancer in Europe), per celebrare il World Cancer Day. Nel corso dell’incontro, gli studenti sono stati guidati dagli esperti di Johnson & Johnson in un percorso alla scoperta dell’innovazione terapeutica e del valore che questa porta alla vita dei pazienti, con un focus nell’ambito oncologico. Ed è nei confronti dell’intelligenza artificiale che i ragazzi – secondo un sondaggio condotto da Fondazione Mondo Digitale – hanno espresso le maggiori aspettative: secondo 4 ragazzi su 5, medicina (76%) e ricerca scientifica (73%) saranno i settori che trarranno i maggiori benefici dall’IA, rendendo la sanità del futuro più rapida (68%) e personalizzata (46%).

Rispetto all’oncologia, gli studenti sono tutti convinti che l’IA avrà un ruolo, il 29% ritiene che avrà un impatto determinante. “Sebbene i progressi scientifici stiano portando a una riduzione della mortalità e a un miglioramento della qualità della vita per milioni di pazienti oncologici, il cammino da percorrere è ancora lungo – ha dichiarato Mario Sturion, Managing Director di Johnson & Johnson Innovative Medicine Italia – solo in Italia, infatti, nel 2024 sono state stimate 390.100 nuove diagnosi di tumore. Come Johnson & Johnson, siamo impegnati da oltre 30 anni in campo oncologico, attraverso lo sviluppo di farmaci innovativi che hanno migliorato la qualità e l’aspettativa di vita di circa 1,7 milioni di pazienti in tutto il mondo. In occasione del World Cancer Day, abbiamo voluto accogliere gli studenti delle scuole superiori nella nostra sede per mostrare loro come la medicina del futuro possa aprire nuove opportunità per la ricerca e la cura”. 
   

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