martedì, 4 Febbraio 2025
Twitter etichetterà i post offensivi, senza eliminarli
(ANSA) – MILANO, 18 APR – Twitter introdurrà nuove etichette
che informano gli utenti sulla natura problematica di alcuni
tweet. La volontà del social network guidato da Elon Musk è
quella di ridurre la visibilità di tali contenuti, senza
censurarli o eliminarli del tutto. Un modo per aumentare la
trasparenza della piattaforma, anche a favore degli investitori.
Non si tratta di una vera e propria novità, visto che Twitter
già limita la visualizzazione dei tweet che sono contrari alle
regole ma si tratta di un modo per chiarire meglio alcuni
processi. L’etichetta è infatti un menu cliccabile che, quando
aperto, spiegherà i motivi delle limitazioni. Il team di
Twitter, drasticamente ridotto dopo i licenziamenti effettuati
dal nuovo amministratore Elon Musk dal suo arrivo nel 2022,
comincerà a evidenziare i post che usano un linguaggio
offensivo, sia nei confronti di altri utenti che in via
generale. Nel corso dei prossimi mesi, saranno applicati altri “filtri”, che permetteranno di individuare ulteriori contenuti
inappropriati, anche foto e video. “Restringere la portata dei
tweet, con la funzione nota come filtro della visibilità,
rappresenta un ampliamento di azioni esistenti, con cui possiamo
andare oltre l’approccio binario ‘passa avanti o rimuovi’ –
spiega il social sul proprio blog – tuttavia, come altre
piattaforme social, storicamente non siamo stati trasparenti
quando abbiamo intrapreso questa azione”. Le etichette sono
implementate solo a “livello di tweet” e non influiranno
sull’account di un utente. Non è nemmeno chiaro se, a seguito di
limitazioni reiterate, la società possa prendere provvedimenti
nei confronti di un iscritto. Parte del processo di verifica e
applicazione delle etichette passerà anche dal feedback dei
navigatori. Questi potranno infatti continuare a segnalare i
tweet che riterranno lesivi delle norme della piattaforma così
come chiedere maggiori informazioni sui propri post limitati.
Musk aveva promesso a novembre che i tweet di odio sarebbero
stati “depotenziati” con delle misure ad-hoc. (ANSA).