martedì, 11 Febbraio 2025
‘Un bel mattino’, Léa Seydoux tra dolore e rinascita
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(ANSA) – ROMA, 07 GEN – Da una parte un padre con una
malattia degenerativa che si allontana sempre di più dalla
coscienza e, dall’altra un amore con un uomo sposato a cui non
ci si può davvero abbandonare.
Tra queste due cose importanti, ma non certo straordinarie, si
agita la vita di Sandra (Léa Seydoux) madre single quarantenne
che lavora come interprete.
È lei, una donna normale, la protagonista di UN BEL MATTINO (Un
beau matin) di Mia Hansen-L›ve, che torna a girare nella sua
Parigi raccontando una storia in cui ognuno ci si può
riconoscere.
Già alla Quinzaine des Réalisateurs a Cannes e dal 12 gennaio al
cinema con Teodora, nel film ritroviamo appunto Sandra, una
Seydoux spogliata da ogni sensualità con capelli corti e modi
spartani, alle prese con un padre malato (uno straordinario
Pascal Greggory) ex professore di filosofia molto amato che vive
nella sua casa piena di libri sempre meno cosciente a se stesso.
Nel frattempo la donna, che ha una bambina di dieci anni,
incontra un vecchio amico sposato Clément (Melivil Poupaud) con
il quale inizia una relazione tanto appassionata quanto senza
futuro.
Questi i principali elementi delll’Odissea di una figlia
amorevole alle prese con il distacco da un padre, sempre più
indifeso, da affidare senza troppi sensi di colpa a un
istituto per anziani. (ANSA).