Un Centro per studiare effetti inquinamento sulla salute

‘Un percorso innovativo
per il futuro della salute globale’: è il titolo di un convegno
svoltosi all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del
Mezzogiorno a Portici (Napoli) nel quale sono stati presentati
i risultati dello studio per la creazione del Centro Regionale
Ambiente, Clima, Salute per la gestione dei rischi sanitari
associati a fattori ambientali e climatici che opera nell’ambito
del Sistema Regionale di Prevenzione Sanitaria. Il Centro
articolato in due aree tematiche, prevenzione della salute e
agro-ambiente e clima, ha come obiettivo la valutazione del
nesso causale tra esposizioni ambientali e gli effetti sulla
salute umana attraverso attività di monitoraggio, ricerca e
percorsi di prevenzione.
    Il Centro Regionale – è stato evidenziato – avrà un ruolo
strategico nello studio degli effetti dell’inquinamento e degli
agenti patogeni sulla salute pubblica, con l’obiettivo di
promuovere politiche innovative che migliorino la qualità della
vita dei cittadini e riducano i rischi sanitari legati ai
fattori ambientali.
    “L’ intuizione di questo Centro nasce dalla grande fatica fatta
negli ultimi dieci anni. Abbiamo indagato e monitorato
l’ambiente come mai fatto prima” ha detto Antonio Limone,
direttore generale dell’Izsm “Abbiamo raccolto dati e messo
insieme un modello per una medicina di precisione, che
permetterà di eseguire screening mirati per salvare la vita
delle persone. Ad esempio, se sappiamo che in un territorio
abbiamo riscontrato la presenza di tetracloroetilene,
indagheremo su possibili tumori alla vescica. Dunque, la nostra
strategia si sposta sulla criticità ambientale e il suo riflesso
sulla salute, in ottica One Health: è il nostro futuro e la
nuova frontiera della sanità”.
    All’evento il presidente della Regione Campania, Vincenzo De
Luca, che ha sottolineato l’importanza dell’Istituto
Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e delle sue
attività per il territorio: “Bisogna esprimere apprezzamento per
il lavoro eccellente svolto negli anni insieme all’istituto
Zooprofilattico di Portici. C’è stato un aiuto importante
durante l’emergenza Covid per processare rapidamente i tamponi,
ed oggi è in corso una vera e propria battaglia contro la
brucellosi, in particolare a Caserta, con risultati importanti e
la risoluzione di oltre la metà dei focolai. Ma un aiuto
importante è arrivato in particolare nell’individuazione del
nesso causale tra ambiente e salute, sulla correlazione tra
l’esplosione delle malattie tumorali e inquinamento ambientale.
    Con indagini vaste, fatte soprattutto nella Terra dei Fuochi e
che hanno riguardato i terreni agricoli, le falde acquifere e le
emissioni in atmosfera. Andiamo avanti verso una prevenzione
mirata e di qualità di alcune malattie in relazione agli agenti
inquinanti. E in questo, l’istituto Zooprofilattico Sperimentale
del Mezzogiorno è una eccellenza dell’Italia e della Campania.”
L’evento ha visto la partecipazione tra gli altri di Giovanni
Leonardi, Capo del Dipartimento della salute umana, della salute
animale e dell’ecosistema One Health e dei rapporti
internazionali – Ministero della Salute, e Annibale Biggeri,
epidemiologo e professore ordinario di statistica medica
Dipartimento di Scienze Cardio-Toraco-Vascolari e Sanità
Pubblica – Università di Padova.
   

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