Un genitore su 3 non conosce la miopia,è ‘mioepidemia’ tra bimbi

Un genitore su 3 che non conosce la
miopia; la prima visita oculistica in Italia solo al momento
dell’ingresso nel sistema scolastico obbligatorio, attorno ai 6
anni; tra 25 anni un bambino su due che saranno miopi e
complessivamente 5 miliardi di persone con questo difetto
visivo. Questi alcuni dei dati preoccupanti emersi nel corso
della presentazione di un’indagine internazionale condotta da
Ipsos per EssilorLuxottica, in una conferenza stampa dal titolo “I genitori e la salute visiva dei loro bambini, cosa pensano le
famiglie italiane sulla gestione della miopia”. La ricerca parla
di ‘miopidemia’ tra i più piccoli in un contesto in cui, secondo
l’Oms, 250 milioni di persone nel mondo soffrono attualmente di
disabilità visiva. “”La miopia infantile è una vera e propria
emergenza – ha commentato Chiara Ferrari, Lead Public Affairs
Ipsos. Molti genitori si trovano in difficoltà: ben 7 su 10
dichiarano di non sapere cosa fare di fronte a problematiche
legate alla salute visiva dei propri figli, mentre altrettanti
affermano di non avere tempo a disposizione per occuparsene
adeguatamente. Questo genera spesso un senso di colpa tra le
famiglie, nonostante il 49% ritenga di essere in grado di
valutare correttamente la salute degli occhi dei propri figli.
    C’è ancora molto da fare per sensibilizzare e supportare i
genitori in questa importante sfida”.
    “Rispetto al passato – ha spiegato Maurizio Ferrante Medical
Affairs Manager EssilorLuxottica Wholesale Italia – stiamo
osservando una miopia diversa, che non può essere giustificata
esclusivamente da fattori genetici, ma è fortemente influenzata
dai modelli di vita odierni. Tra 25 anni, un bambino su due – o
forse anche di più – sarà miope, a meno che non si intervenga
tempestivamente. Oggi i bambini diventano miopi sempre prima.
    Tra le cause principali c’è l’utilizzo smodato dei dispositivi
digitali, che richiede un’attenzione urgente e mirata per
prevenire un problema di portata globale”. Il problema riguarda
ovviamente anche i genitori, che non hanno chiara in mente la
definizione di miopia, che si riscontra dunque solo quando
inizia a interferire con l’apprendimento: soltanto il 20% dei
genitori italiani ritiene di avere sufficienti informazioni sui
sintomi correlati a un problema visivo dei propri bambini e solo
il 39% sa che l’insorgenza precoce della miopia equivale a una
sua rapida progressione”. “Solo un’alleanza concreta tra
famiglie, professionisti e aziende potrà garantire ai più
piccoli una qualità della vita migliore e una visione più chiara
sul futuro – ha concluso Antonio Gadaleta, Senior Business Brand
Manager EssilorLuxottica -. Cinvolgendo non solo i
professionisti ma anche i genitori attraverso campagne media,
formazione continua e progetti didattici in 6.000 scuole con cui
abbiamo raggiunto oltre 13.000 classi, stiamo creando una vera
cultura della prevenzione visiva”.
   

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