Un omaggio a Margherita Hack inaugura ‘Scienza e Virgola’

(ANSA) – TRIESTE, 05 MAG – Istintiva, generosa, priva di
arroganza professionale, una donna schietta e onesta. È così che
Margherita Hack viene ricordata nel documentario “Margherita. La
voce delle stelle” proiettato ieri sera al Teatro Miela di
Trieste per la prima serata del festival Scienza e Virgola. Non
solo una mente brillante, ma anche una donna aperta e generosa.
    Il docufilm, con la regia di Samuele Rossi, raccoglie
immagini d’archivio e interviste a colleghi e amici per
raccontare la vita di una grande scienziata, una rivoluzionaria,
una donna, pioniera, entrata nell’immaginario pubblico come
figura iconica, fuori dagli schemi, quasi pop. Astrofisica di
fama mondiale e importante divulgatrice della scienza, la Hack
ha sempre avuto un legame speciale con la città di Trieste. Di
origini fiorentine, Margherita arrivò a Trieste nel 1964 per
insegnare astrofisica all’università e in seguito fu nominata
direttrice dell’Osservatorio astronomico della città, la prima
donna italiana a ottenere questo incarico.
    A introdurre la proiezione del docufilm è stato un breve
dialogo tra il giornalista Fabio Pagan, Nicoletta Romeo,
direttrice del Trieste Film Festival, e Steno Ferluga, collega
di Margherita Hack all’Osservatorio Astronomico di Trieste.
    Pagan e Ferluga hanno raccontato molti aneddoti che hanno
tratteggiato la Hack come donna brillante e anticonformista.
    (ANSA).
   

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