Venezia: Giannoli, Balzac anticipò le fake news

(ANSA) – VENEZIA, 05 SET – Toglietevi dagli occhi pizzi,
crinoline, corsetti, ricami e sete croccanti e ascoltate con
attenzione cosa dice Lucien, guardate i suoi accadimenti
provando a non pensare alla Parigi della Restaurazione: et voilà
ecco il mondo di oggi anche se tutto accade intorno alla prima
metà del XIX secolo. Illusioni Perdute, oggi in concorso a
Venezia 78, aggiorna il genere del film in costume che pure ci
piace anche per quel suo trasportarci in altre epoche. “Il testo
del romanzo di Honorè Balzac è di una attualità sconcertante –
dice all’ANSA il regista Xavier Giannoli – mi ha offerto questa
grande possibilità di fare un film da uno dei romanzi più
importanti della letteratura, profondamente immerso nel contesto
della sua epoca, fu pubblicato infatti tra il 1837 e il 1843, e
al tempo stesso straordinario specchio del nostro tempo e chissà
anche del futuro”. E’ La Commedia Umana che sempre è alla base
delle nostre dinamiche sociali.
    Lucien (Benjamin Voisin), un giovane provinciale, padre
contadino e madre nobile, con ambizioni di poesia. Ammaliato da
una baronessa più grande di età (Cecile de France), che lo
prende sotto l’ala protettrice e con cui comincia una pericolosa
relazione, decide di seguirla a Parigi. Ma l’aristocrazia
parigina è feroce contro di lui, per le sue origini e per la
storia scandalosa con la nobile, e così si ritrova senza un
soldo e soprattutto umiliato. Cercando vendetta, aspirando ad
entrare nel circolo reazionario e benestante, Lucien si trova a
vivere la sua escalation sociale diventando giornalista e
scrivendo articoli controversi e prezzolati, facendo i conti con
un mondo cinico dove in qualunque momento tutti possono essere
comprati e venduti, screditati con qualche riga di gazzetta
scritta ad arte. Xavier Dolan, Vincent Lacoste e Gerard
Depardieu sono tra i protagonisti.
    “Balzac – prosegue Giannoli – ci aveva visto davvero lungo
anticipando le fake news, le calunnie pretestuose dei giornali,
gli editorialisti banderuole pur di entrare nei salotti giusti”.
    (ANSA).
   

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